Cronaca / Valsassina
Lunedì 08 Giugno 2015
Profughi: «I tagli di Maroni, una boutade.
Non decidono i Comuni»
La situazione a Ballabio, Cremeno ed Esino
Il presidente regionale Roberto Maroni minaccia di tagliare i fondi ai sindaci che accoglieranno nuovi migranti. L’affermazione fatta da Maroni spiazza i sindaci che si dicono increduli.
«Già di soldi non ce ne danno. Mi sembra una barzelletta. - afferma il sindaco di Cremeno Pier Luigi Invernizzi – Forse sarebbe meglio fare rimostranze verso Roma che ci impone di ospitare i profughi. Già io, come sindaco, subisco la cosa mio malgrado. Ho già detto come la penso sulla gestione dell’immigrazione. Così come è, viene imposta ai Comuni, calata dall’alto e il territorio deve subire».
Pietro Pensa, neosindaco di Esino, stenta a credere: «Spero sia una battuta. I Comuni non decidono loro. Esino li ha, non li ha domandati e ha trovato il modo di accoglierli e non si può permettere di averne degli altri».
Ballabio è un altro dei paesi che ospita profughi ed il neo sindaco Alessandra Consonni si troverà a gestire la patata bollente. «Su questioni di tale gravità non intendo esprimermi solo su affermazioni. – afferma – Aspetto una comunicazione ufficiale. Comunque concorderò con gli assessori la linea da seguire. In ogni caso, domanderò ragione alla Prefettura di queste a altre situazioni che riguardano il territorio».
Leggete tutti i particolari sull’edizione odierna de La Provincia
© RIPRODUZIONE RISERVATA