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Venerdì 10 Maggio 2013
Prodotti tipici, in calo vino e mele
Il primato di bresaola e formaggi
Sono state buone le performance dei prodotti tipici locali a denominazione nel 2012, fatto salvo un calo di produzione per la mela di Valtellina e un leggero calo anche degli imbottigliamenti di vino, entrambi fenomeni dovuto all'impatto negativo del tempo sulle relative colture.
SONDRIOSono state buone le performance dei prodotti tipici locali a denominazione nel 2012, fatto salvo un calo di produzione per la mela di Valtellina e un leggero calo anche degli imbottigliamenti di vino, entrambi fenomeni dovuto all'impatto negativo del tempo sulle relative colture.
A sottolinearlo è il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina che ha esaminato e pubblicato (sul sito internet www.valtellinach3egusto.eu) il rapporto annuale sull'andamento delle produzioni agroalimentari a denominazione di origine (Dop e Igp) elaborato da Qualivita-Ismea.
Soffermandosi, ovviamente, e declinando i dati relativi ai prodotti a denominazione della provincia di Sondrio quali la bresaola, i formaggi, Casera e Bitto, le mele e i vini. Dai quali emerge che la bresaola della Valtellina Igp, non solo ha registrato un leggero aumento della produzione, pari al 2,06% con 12.496 tonnellate prodotte, e non solo presenta un fatturato al consumo di oltre 377 milioni di euro. Ma pesa anche, in termini di valore, oltre l'11% sul totale di comparto rappresentando il quarto salume in Italia per fatturato.
Aumento di marchiature considerevole, poi, anche per i formaggi a denominazione, quali il Casera e il Bitto Dop, che hanno visto salire, rispettivamente, a 173mila e a 19mila, le forme marchiate, rispetto alle 166mila di Casera e alle 16mila di Bitto marchiate nel 2011. Uno degli ultimi sei anni con la più bassa produzione di marchiature, quest'ultimo, considerato che si era registrata una riduzione percentuale superiore al 14% con un totale di sole 182mila forme prodotte.
Dopodichè, l'attenzione va posta sugli altri due marchi dop per antonomasia della provincia di Sondrio risultati in leggera sofferenza per effetto del meteo sfavorevole. In primis le mele di Valtellina, prodotte in quantià non superiore a 250mila quintali nel 2012, pari all'11,43% in meno rispetto all'anno precedente. Il dato più basso registrato negli ultimi sei anni che, fatto salvo quello del 2008, di poco superiore, si attestava sempre intorno ai 280mila quintali, fino ai 312mila del 2007. A tagliare le gambe al prodotto, lo scorso anno, è stata la grandinata di luglio che ha devastato gran parte dei frutti coltivati nell'area di Ponte in Valtellina. Tant'è che su 25mila tonnellate di prodotto conferito, solo 11mila hanno potuto ottenere il marchio di certificazione Igp. Oltre 6mila tonnellate di mele sono state destinate al mercato industriale, in netta controtendenza rispetto agli anni passati. Quanto al tipo di mela prodotta, al top si conferma la Golden Delicious con 9800 tonnellate, seguita da Red Delicious, 6400, e da Gala, 1400.
Infine, i vini. Anche qui le grandinate di luglio hanno avuto il loro peso contribuendo alla leggera riduzione degli imbottigliamenti, finalizzati a preservare la massima qualità del prodotto. In tutto sono 3,26 i milioni di bottiglie prodotte contro i 3,41 del 2011 con un calo, quindi, del 4,21%.
Il dato positivo, comunque, è rappresentato da un aumento delle esportazioni di prodotti a denominazione della provincia di Sondrio superiore a quello nazionale e regionale e pari al 13,86% anche se il valore è solo di circa 50 milioni di euro contro i 50 miliardi regionali.
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