Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 28 Luglio 2013
Primolo rivive
con il suo hotel
Perché il “Roseg” era l’unico albergo rimasto in funzione a Primolo, a ridosso del suo Santuario mariano, testimonianza delle vestigia turistiche dei tempi andati
Aveva chiuso i battenti due anni fa nello sconforto generale dei primolesi e degli amanti di questa amena località a picco sulla Valmalenco. Perché il “Roseg” era l’unico albergo rimasto in funzione a Primolo, a ridosso del suo Santuario mariano, testimonianza delle vestigia turistiche dei tempi andati.
Ma gli sforzi di Nini Franzoni, del posto, che lo aveva messo in piedi negli anni Sessanta, non sono stati vani. Perché la nipote, Paola Moroni, con l’aiuto della famiglia d’origine, e della propria famiglia, ha rilanciato. Ristrutturando l’albergo secondo i canoni moderni e restituendolo alla fruizione collettiva.
«Siamo aperti da una decina di giorni - dice Paola, 35 anni, due figli - e stiamo cominciando ad informare la tradizionale clientela della novità. Presto faremo anche un aperitivo di benvenuto e inaugurale. Siamo felici di essere riusciti nell’impresa, grazie soprattutto ai miei genitori che ci hanno molto aiutati».
L’obiettivo dichiarato è quello di rivitalizzare Primolo e le sue bellezze naturali sia attraverso l’albergo sia attraverso l’attività in pineta«dove - racconta ancora Paola - gestiamo lo chalet, in affitto dal Comune, cercando, anche lì, di organizzare una serie di attività di animazione. In quel contesto è particolarmente attivo mio marito Andrea Albizzati».
L’albergo, invece, un tre stelle, si presenta in un ottima veste, completamente rinnovato con terrazzo panoramico sull’intera Valmalenco. «Abbiamo ritirato la quota di proprietà dei cugini di mia mamma - dice Paola - che gestivano prima la struttura. Quindi siamo partiti con la ristrutturazione di tutte le camere, oggi 25, tre in più rispetto a quelle di prima dato che abbiamo utilizzato spazi in precedenza appannaggio della servitù. Camere rifatte, tutte con bagno, tv, wifi. Abbiamo rifatto anche i serramenti, la hall, l’area ristorante, aperto anche agli esterni. Quanto al bar l’abbiamo dotato di un accesso proprio, indipendente da quello dell’albergo, in modo da renderlo fruibile a tutti, residenti e turisti».
Una sistemazione che piace ai clienti storici e che sta vedendo la presenza di escursionisti svizzeri e tedeschi di passaggio. Per la gioia della proprietaria, Paola Moroni, originaria del posto, ma rientrata solo cinque anni fa da Milano, per tuffarsi in questa dimensione alpestre di grande fascino. n
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