Cronaca / Lecco città
Sabato 25 Giugno 2016
«Prevenzione a scuola
sul gioco d’azzardo»
La ricetta di don Mazzi
A palazzo delle Paure il fondatore di Exodus «Serve una cordata tra Comuni, terzo settore e Ats» - Si deve investire sui giovani, c’è un giocatore in una famiglia su quattro e il vizio si tramanda
Una cordata per combattere una delle dipendenze più insidiose di oggi: quella dal gioco d’azzardo. Comuni, terzo settore (Solevole Asvap, Auser, Arci, Asfat) e Ats insieme contro una passione deleteria che mette in ginocchio coppie e famiglie e dilapida i risparmi. Centinaia sono, infatti, i lavoratori (ma anche tanti pensionati) che nella nostra provincia si giocano nell’azzardo tutto il “mese”.
Una piaga che va avanti «col benestare in fondo dello Stato, nelle cui casse vanno ben dieci miliardi l’anno incassati proprio grazie al gioco d’azzardo». La denuncia, autorevolissima, arriva da don Antonio Mazzi , ospite questa mattina al Palazzo delle Paure in occasione del convegno organizzato dal Comune di Lecco, insieme al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e al Movimento No Slot, nell’ambito del più vasto progetto “Non giochiamoci il futuro”.
«Oggi pongo una domanda, anzi due» ha lanciato la provocazione il fondatore di Exodus. «Dov’è la prevenzione? Ciò che non è cultura, ciò che non è pensato a monte, ragionato, non può durare. Pensiamo dunque ai giovani di oggi, che per primi dobbiamo mettere in guardia di fronte al pericolo del gioco d’azzardo. La mia proposta? Partiamo dalle scuole».
Il servizio su La Provincia di Lecco in edicola domenica 26 giugno
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