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Domenica 09 Giugno 2013
Prestito agli universitari
Ma ci vuole anche onore
Circa 200.000 euro per sostenere il percorso di studi degli universitari dell'Alta Valle e invogliarli a rimanere in loco una volta laureati. È sicuramente una modalità di aiuto innovativa, un progetto pilota importante e significativo quello presentato mercoledì mattina in Comunità Montana Alta Valtellina, iniziativa che vede affiancati l'ente comprensoriale e la banca Popolare di Sondrio
A spiegare nel dettaglio il progetto l'assessore di Livigno della Comunità Montana Remo Galli che ha sottolineato l'obiettivo principe del progetto che vuole essere sostegno e stimolo per i giovani che desiderano impegnarsi a fondo nello studio universitario. L'ente comprensoriale ha individuato nel prestito d'onore uno strumento di aiuto per tutti gli studenti dell'Alta Valtellina che intendano andare all'università.
La misura, per quanto si debba ritenere sperimentale e dunque passibile di modifiche già dal prossimo anno in virtù di questa prima esperienza racchiude, oltre agli evidenti vantaggi economici (sostegno per le spese di trasporto, di alloggio...), interessanti risvolti educativi. Il prestito d'onore consiste in un finanziamento bancario allo studente ad un tasso di interesse agevolato, senza richiesta di alcuna forma di garanzia economica e con tempi di restituzione adeguati al percorso di studio.
L'onore sta anche nel fatto che i ragazzi dovranno "meritarsi" l'occhio di riguardo della banca Popolare di Sondrio, istituto di credito partner di questa sperimentazione, che applicherà su questi prestiti condizioni molto vantaggiose, nonché della Comunità Montana che garantirà con un fondo economico vincolato il rientro del capitale prestato: si pretende infatti dagli studenti di studiare seriamente e condurre il proprio percorso universitario nel pieno rispetto della tempistica definita dai piani di studi. A disposizione ci sono 200.000 euro che verranno erogati grazie alla collaborazione della banca Popolare di Sondrio.
Il senso innovativo del progetto è stato spiegato da Paolo Lorenzini, responsabile per le relazioni esterne della Popolare, istituto che con questa scelta conta anche di favorire la permanenza in valle dei giovani laureati. Il direttore della filiale di Bormio Gianluca Ronchi ha sottolineato l'importanza del capitale, della risorsa umana evidenziando come, in un periodo di difficoltà come quello attuale, siano sempre più importanti dei gesti concreti a sostegno di chi dimostra di meritarlo grazie all'impegno nello studio.
Dopo l'erogazione della prima annualità di finanziamento, il proseguimento del prestito sarà automatico purché lo studente confermi l'iscrizione al successivo anno accademico e sia in possesso dei requisiti di mantenimento per merito. Le domande dovranno pervenire all'ente entro il 15 ottobre; per informazioni è possibile rivolgersi a Paola Spadoni, responsabile dell'ufficio cultura dell'ente comprensoriale.
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