
Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 13 Agosto 2013
Presenze “anomale”
Esperti in Valmalenco
Rilevate nel weekend al rifugio Cristina dal consulente di “Mistero”
Registrati «un movimento non assimilabile a uomini o ad animali» e suoni ad alta frequenza
«Abbiamo rilevato dati insoliti, che meritano un approfondimento. Indizi di movimenti non visibili ad occhio nudo, eppure rilevabili dai nostri particolari strumenti piazzati su una finestra del rifugio Cristina, a 150 metri di distanza dalle “vibrazioni” in causa».
Non esce dai binari di un approccio rigorosamente scientifico il consulente tecnico d’ufficio Daniele Gullà, studioso di quella che lui stesso definisce la “scienza di confine”, membro del Gruppo Iperlab di Bologna e Firenze, e consulente, fra le altre cose, della trasmissione Mediaset “Mistero”.
Insieme ai colleghi del suddetto gruppo di lavoro, l’ingegner Luciano Pederzoli e la dottoressa Florentina Richeldi, e ad alcuni amici anche del posto, ha trascorso questo fine settimana fra il rifugio Ponte e il rifugio Cristina a Lanzada. Obiettivo quello di verificare la presenza di movimenti insoliti in un’area particolarmente nel mirino rispetto ad avvistamenti di oggetti volanti non identificati e, persino, di insoliti e sorprendenti umanoidi.
«Voglio sgombrare subito il campo, però - tiene a sottolineare Gullà -, dal sensazionalismo evitando di parlare di presenze aliene. Le nostre sono pure osservazioni tecniche, basate sul ricorso ad apparecchiature apposite, anche da noi realizzate, capaci di andare oltre ciò che si vede a occhio nudo o tramite le telecamere normali oppure a infrarossi. Abbiamo approntato una telecamera Trv (a risonanza variabile), che riesce a visualizzare vibrazioni comprese nella banda di frequenze che va da un decimo di herz a dieci herz. Ovvero, lo strumento visualizza ciò che simuove, anche se non lo si può vedere».
Ebbene, questo strumento, piazzato sabato, dalle 16 in avanti, su una finestra del rifugio Cristina, nella conca di Prabello, ha visualizzato movimenti. Eccome, tant’è che Gullà parla di osservazioni mai fatte prima dal suo team.
«A colpirci molto è stata la rilevazione del passaggio di una forma antropomorfa, simile a una persona chinata - dice Gullà - che sembrava saltellare qua e là a velocità sostenuta. Qualcosa che per ora non sappiamo spiegare, non essendo assimilabile a figure umane o animali presenti in natura, almeno nelle forme da noi conosciute».
Un dato su cui saranno necessari ulteriori approfondimenti anche se, di primo acchito, volendo conferire sembianze umanoidi a tale figura rannicchiata, essa avrebbe un’altezza non inferiore ai 2 metri e mezzo. «Queste, però, sono solo supposizioni. Per noi quel che conta è il dato del movimento registrato, reale e molto strano - insiste Gullà -. Allo stesso modo, per due ore circa, sabato sera, abbiamo rilevato un movimento continuo a bassa quota, nei cieli di fronte a noi, di sferoidi di grandi dimensioni che sfrecciavano ad alta velocità. Anche queste non visibili a occhio nudo. Fenomeno del tutto scomparso domenica mattina».
Infine, altro dato mai riscontrato prima, la registrazione di suoni molto strani, periodici, a frequenze alte, provenienti da alcuni massi situati in zona. «Li abbiamo registrati con un nostro microfono speciale, capace di rilevare suoni fino a 320 kiloherz - aggiunge -. Microvibrazioni durate un’ora, simili a una sorta di trasmissione dati tipo quella che noi facciamo via fax e non attribuibili a movimenti geologico-tellurici». n
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