Premana, la mensa per gli studenti sarà al ristorante

Il prossimo anno l’edificio che ospita le scuole medie sarà oggetto di lavori di manutenzione straordinaria. Per gli studenti di medie e elementari il pranzo sarà dunque preparato al ristorante La Peppa

Il nuovo regolamento per il servizio di mensa scolastica sarà applicato a partire dal prossimo anno. «Erogheremo un servizio al ristorante “La Peppa” - afferma il sindaco Elide Codega -. Nell’edificio delle scuole medie sono infatti previsti lavori di manutenzione straordinaria per il consolidamento sismico e statico e il risparmio energetico. Gli alunni saranno ospitati nell’edificio delle elementari, ma non si sarà posto per la mensa. Un servizio che, tra l’altro, ha raccolto numerose adesioni anche da Margno, Casargo e Crandola».

La stesura del regolamento è stata seguita dal consigliere delegato Ludovica Rizzi: «La mensa è estesa anche agli insegnanti e al personale del Comune in servizio. Per accedere – spiega Rizzi – va fatta domanda ad inizio anno in comune. I pasti saranno gratuiti per gli alunni diversamente abili».

I piatti serviti saranno solo quelli preparati da chi gestisce il servizio al costo di 4 euro per le famiglie, più 1,12 euro aggiunto dal Comune. È prevista anche l’istituzione della Commissione Mensa formata da un insegnante e un genitore individuati dalla scuola e un rappresentante nominato dal Sindaco.

«Il prossimo sarà un anno impegnativo per la scuola perché tutti gli alunni verranno concentrati nello stesso edificio, con elementari e medie che entreranno da due ingressi diversi - aggiunge il sindaco Codega. – Inoltre è stato finanziato il progetto “Digital smart” e dovremo eseguire tutti i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico al fine di presentare la rendicontazione alla Regione entro ottobre». Si tratta di un investimento di 102.983 euro, di cui 92.685 dalla Regione, per attrezzare la biblioteca con arredi modulabili e nuovi strumenti tecnologici. Sono compresi 30mila euro per i lavori edili funzionali agli spazi di apprendimento e gli impianti tecnologici e la cablatura degli stessi e 10mila euro di spese tecniche, mentre il resto è destinato all’acquisto di dispositivi, apparecchiature, arredi e hardware e software necessari al loro utilizzo.

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