Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 03 Ottobre 2015
Prefettura, la Valle fa fronte comune
I dipendenti pubblici hanno invitato enti locali, sindacati e istituzioni a intervenire a Roma. «Difendiamo il diritto dei cittadini ad avere servizi efficienti». Prende corpo l’idea di un documento unitario.
Dall’assemblea dei dipendenti della Prefettura parte un appello che presto diventerà un documento firmato insieme ad enti locali, sindacati, istituzioni e categorie economiche, per chiedere a Roma di non procedere all’accorpamento con Bergamo. In nome delle necessità di un’area montana e per difendere i servizi dello Stato in Valle, «quindi il diritto di tutti noi di essere cittadini con la stessa dignità degli altri, anche in un territorio difficile e periferico come il nostro».
Ad invitare «politici e società civile» a partecipare alla mobilitazione è stata la rappresentanza sindacale unitaria della Prefettura, che ieri mattina in sala Vitali ha tenuto un’assemblea aperta cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali, delle categorie economiche, degli ordini professionali.
Assemblea aperta perché il destino dell’Ufficio territoriale del governo, hanno rimarcato i rappresentanti dei lavoratori, non riguarda soltanto i dipendenti, per i quali nello schema di riorganizzazione «c’è un completo disinteresse», ma avrà riflessi su molte attività importanti per i cittadini e le imprese. Per cui difendere la presenza della Prefettura, ha rimarcato Serenella Pansoni a nome della rsu, significa «difendere il diritto dei cittadini valtellinesi e valchiavennaschi a servizi efficienti», presenti sul territorio e non spostati a Bergamo che «è un territorio contiguo solo sulle cartine geografiche politiche».
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