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Sabato 15 Giugno 2013
Polemica sull’ex distributore
«Il sito non è bonificato»
Il sindaco di Livigno Bormolini attacca gli ex amministratori
Ora su quell’area si progettano cassonetti dei rifiuti interrati
Ha radici lontane l’infinita diatriba fra “Punto Livigno”, il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Damiano Bormolini, e “Progetto Livigno”, il gruppo di opposizione con alla testa la cugina del sindaco, Barbara Silvestri. L’ultima seduta del consiglio comunale ha dimostrato che la polemica sta nel sottosuolo.
Mancata bonifica
La maggioranza, per bocca dell’assessore ai lavori pubblici, Rudy Galli e e del sindaco stesso, ha rimproverato la mancata bonifica del sottosuolo sotto l’ex distributore di benzina in centro paese al periodo - una quindicina di anni fa - nel quale Barbara Silvestri faceva parte della maggioranza guidata dal sindaco Flavio Claoti, nel quadriennio dal ’97 al 2001, che ha anticipato il primo mandato di Lionello Silvestri e dell’attuale maggioranza nella quale Silvestri ricopre il ruolo di assessore al Bilancio.
«C’era una clausola che l’allora amministrazione comunale non ha fatto colpevolmente valere, grazie alla quale il costo della bonifica sarebbe stato interamente sulle spalle della compagnia petrolifera» ha accusato il sindaco, Damiano Bormolini. Quella era l’epoca in cui i distributori lasciavano il centro, diventato zona a traffico limitato, trovando posizioni periferiche più strategiche al loro servizio. Le cisterne vuote vennero semplicemente riempite di sabbia e non si fece niente di più. Un errore costato caro al Comune di Livign,o come rimarcato dall’assessore Rudy Galli: «Andare ora a creare una bonifica di quella zona esporrebbe il Comune costi spropositati, ma soprattutto non sapremo bene neanche dove andremmo a finire. Il rischio è di finire in un’opera estremamente gravosa per casse del Comune».
Questione spinosa
Barbara Silvestri si è difesa dicendo di non essere certa che durante il periodo nel quale faceva parte della maggioranza il Comune avesse effettivamente lasciato cadere l’opportunità di far pagare la bonifica all’azienda petrolifera: «Se così fosse, ne sarei molto dispiaciuta». A portare l’attenzione su quella zona è stata proprio Silvestri per due motivi ben precisi. In quel luogo, infatti, il Comune intende posizionare i nuovi punti di raccolta del rifiuti, che sono proprio scavati nel terreno in maniera di essere meno impattanti e maggiormente capienti.
Inoltre, oltre ai problemi del sottosuolo, la zona dell’ex distributore è foriera di altri grattacapi, visto che lì sopra nascerà un nuovo chiosco dell’Apt. La zona dell’ex distributore fra sopra e sotto sembra un campo minato per Barbara Silvestri.
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