Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 07 Dicembre 2015
Poca neve ma si scia: «Sforzi ripagati. Una bella sorpresa»
Prevale la soddisfazione tra gli impiantisti. «C’è stata una bella risposta nonostante le difficoltà»
Gli sforzi compiuti in questi giorni, meglio, in queste notti, dagli impiantisti di Valtellina e Valchiavenna, sono stati premiati. Da sabato, ma, soprattutto, ieri, infatti, i comprensori aperti sono stati interessati da un flusso di presenze superiori alle più rosee aspettative.
«Oggi, (ieri, per chi legge, nda) abbiamo 3.300 sciatori in pista, da quota 2000 a quota 3000, mentre sabato sono stati 1.850 – precisa Valeriano Giacomelli, amministratore delegato della Società Impianti Bormio - e, dico la verità, sono persino piacevolmente stupito, perché, per come si stavano mettendo le cose, non pensavo di lavorare così bene. Teniamo conto che non c’è assolutamente neve, da nessuna parte, e che il meteo non è stato favorevole neppure per la produzione di neve artificiale. Abbiamo fatto tutti un grande sforzo, però la cosa bella è vedere gli sciatori soddisfatti. Hanno capito quanto lavoro abbiamo fatto per permettere loro di divertirsi in pista e ci stanno facendo tutti i complimenti».
È un leit motiv che impera ovunque, su tutte le stazioni sciistiche di casa nostra, da Livigno, dove c’è il pienone anche per effetto dell’evento sportivo internazionale “La Sgambeda”, in corso in questi giorni, e della promozione skipass-free, a Santa Caterina Valfurva, scendendo verso Aprica, Valmalenco, e, ancora, Madesimo, in Valle Spluga. Unica stazione, purtroppo, ancora al palo, è Pescegallo, in Valgerola, che, al pari della skiarea di San Colombano (Oga e Isolaccia, in Valdisotto e Valdidentro), non ha potuto aprire per via di temperature decisamente troppo sopra la media.
Peraltro, anche il comprensorio di Madesimo ha fatto dei buoni numeri ieri e l’altro ieri, «oltre 1.900 i primi ingressi oggi (ieri, per chi legge, nda) – precisa Garbin – e 1.350 sabato, giornata, però, di arrivi. Tra l’altro questa mattina, alle 11, siamo riusciti ad aprire tutta la pista Vanoni, fino in paese, approfittando dell’abbassamento delle temperature della notte fra sabato e domenica. Dalle 2 alle 5 a sparar neve, per, poi, posizionarla al meglio in pista. In questi giorni si lavora tutti così, si utilizza ogni momento utile per allestire le piste».
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