Economia / Lecco città
Martedì 11 Dicembre 2018
PlayStation e orsacchiotti
Jobtome, l’azienda Google style
dove il lavoro è un gioco
Sede a Stabio in Ticino, sessanta dipendenti quasi tutti frontalieri, l’azienda è leader internazionale nel recruitment online Spazi colorati e familiari, benefit: così più motivazione e produttività
Grandi peluche, ambienti coloratissimi (una sala riunione è ispirata alla biblioteca di Hogwarts, il castello di Harry Potter; altre riproducono l’atmosfera della piscina con tanto di trampolino e della montagna), un grande spazio relax attrezzato con PlayStation, tavolo da ping pong e calcio balilla. Siamo nel Paese dei Balocchi? Non proprio, anche se, di primo acchito, è facile fare un po’ di confusione.
Fame di spazio
Nella nuova sede di Jobtome, a Stabio duecento metri oltre il valico del Gaggiolo, si lavora sodo, gli orari sono flessibili e il clima è informale, quasi amicale. Ma quella agli ordini di Gabriele Borga - 29 anni, prima attività imprenditoriale messa in piedi a 15 anni nella sua Genova – è una squadra di ragazzi con le idee maledettamente chiare e concrete. Ed i numeri sono lì a testimoniarlo perché il percorso di crescita della società che vanta di avere trovato un lavoro a 90mila persone solo nell’ultimo anno di attività, è stato a dir poco sorprendente.
Tutto è nato nel 2014 in un ufficio a Chiasso, 270 metri quadrati, l’anno dopo Mendrisio 1.200 metri, un paio di settimane fa l’inaugurazione dei 2.200 metri di sede a Stabio. Stessa rapida crescita per i dipendenti, in gran parte residenti nelle province di Como e Varese: una ventina in avvio, oggi sono sessanta, l’obiettivo è di arrivare a quota 130 entro il 2020. Piani ambiziosi anche sul fatturato: attualmente è intorno ai 10 milioni di franchi, entro cinque anni si punta a sfondare quota cento. Ce la farà? L’ingrediente segreto si chiama semplicità. O meglio, fare tutto ciò che è necessario per semplificare la vita alle persone in cerca di lavoro. Illuminati da questo principio i ragazzacci di Borga – soprattutto ingegneri, informatici, esperti di big data - hanno messo in piedi una sorta di Google del lavoro. Sì perché Jobtome è un vero e proprio aggregatore di offerte: setaccia gli annunci presenti su centinaia di piattaforme attive in 34 Paesi del mondo, raccoglie, ordina e classifica tutto il materiale per offrire agli utenti un panorama completo di ciò che offre per loro il mercato del lavoro a livello internazionale (non male anche per i siti di origine che traggono da questa attività importanti volumi di traffico dati). C’erano già tanti motori di ricerca, non un prodotto che potesse evitare a chi cerca un’occupazione o a chi cerca personale, di perdere tempo. L’appeal del progetto è nei numeri: venti milioni di persone iscritte al servizio di job alert, una media di 13 milioni di ricerche di lavoro al mese di cui un milione solo in Italia (jobtome.com)
Google style nel modello di business, altrettanto nell’ambiente di lavoro che è stato studiato proprio per riprodurre alcune delle soluzioni simili a quelle scelte dalla company californiana. L’idea di fondo è stata quella di creare degli spazi in cui le persone sono a loro agio, lavorano bene. Sulla nuova sede la società ha investito un milione di franchi, presi a grezzo gli uffici sono stati studiati nei minimi dettagli. L’ambiente nel complesso trasmette calore familiare, poi ciascuno, a seconda dello stato d’animo, può scegliere lo spazio che quel giorno sente più suo: le decorazioni con il mare alle pareti piuttosto che la montagna.
Ambiente e produttività
«L’estetica e la funzionalità di un ufficio passano in secondo piano nel momento in cui non vi sono persone di talento in grado di realizzare progetti funzionali al raggiungimento degli obiettivi aziendali – spiega Borga - allo stesso modo, credo però che l’ambiente di lavoro sia importante, perché vi passiamo la maggior parte della nostra giornata e se vogliamo avere un posizionamento importante nel mercato dobbiamo far lavorare le persone nell’eccellenza». Del resto è una circostanza provata che investire negli ambienti di lavoro paga aumentando la fidelizzazione e la produttività.
Jobtome non chiede ai dipendenti di timbrare il cartellino, si lavora per obiettivi, a tutti è chiesta la condivisione dei valori aziendali, la parola chiave è collaborazione perché tutta l’organizzazione si basa sul lavoro in staff. Il gruppo è fondamentale e una volta al mese si cena insieme, non un grande sacrificio visto che l’età media dei dipendenti è di 28 anni, il più giovane ne ha 19, il più anziano 55. Il cibo ha la sua importanza su benessere e socialità. Nella sede di via Gaggiolo c’è una bella cucina e cibo a disposizione dei collaboratori che possono così cucinare e sedersi attorno a un tavolo per confrontarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte per 365 giorni all’anno.
«L’investimento in questi spazi così importanti dal punto di vista delle dimensioni è stato studiato per supportare la veloce crescita che ci siamo messi come obiettivo per i prossimi anni, ovvero quella di passare dagli attuali 20 a 100 milioni di utenti iscritti al nostro servizio – dice ancora il numero uno di Jobtome - crediamo fortemente in questo progetto e nella possibilità di creare una realtà ispirata alla Silicon Valley in Ticino, con l’obiettivo di attirare i migliori talenti da tutta Europa, fornendo loro uno spazio che ne esalti le competenze e la creatività». L’azienda ci crede ed è alla continua ricerca di talenti per accrescere il potenziale della propria squadra. Lo ha fatto, di recente, anche attraverso una campagna di recruiting focalizzata sui profili di Digital marketing specialist e Software engineer, ai limiti della provocazione: dopo un breve periodo di lavoro, mille euro di bonus a chi non resta, e a chi rimane un contratto a tempo indeterminato con l’opportunità di andare a Dublino nelle sedi di alcune aziende partner. Avete qualche dubbio su come sia andata a finire?
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