Pizzoccheri a scuola. Ora sono diventati

una materia di studio

I pizzoccheri entrano a scuola e diventano materia di studio. Ad onore del vero, il prodotto tipico valtellinese per eccellenza è diventato materia prima della convenzione siglata venerdì sera tra l’Accademia del pizzocchero di Teglio e il Polo di formazione professionale Valtellina di Sondrio, che ha scelto di continuare sulla strada della conoscenza, della promozione e formazione delle tradizioni locali.

Dopo i “pedù”, calzature tipiche malenche, i muri a secco dei terrazzamenti, il patto stretto con Confartigianato Sondrio soltanto due mesi orsono, la partecipazione a Valtellina Expone e a Slow Train, nonché la collaborazione con la casa vinicola Nino Negri nell’ambito del progetto “Sciur”, ora arrivano i pizzoccheri.

A beneficiare dell’accordo, gli alunni del corso di cucina del Pfp, che, quest’anno avranno l’opportunità di imparare dalle maestre d’arte – le scarellatrici dell’Accademia - le tecniche tradizionali per la preparazione del piatto più rappresentativo della nostra cucina. Ma c’è dell’altro: una borsa di studio istituita dal Gruppo Credito Valtellinese, di cui potrà beneficiare il miglior studente che si distinguerà durante questo percorso.

Oltre un centinaio le persone, che hanno assistito alla firma della convenzione – una cena che si è tenuta nella sala della sede di via Carlo Besta -, che lega due organismi nei rispettivi ruoli impegnati nel settore dell’enogastronomia.

Il direttore del Pfp Lorena Bonetti e il presidente dell’Accademia tellina Rezio Donchi hanno siglato l’accordo, che si realizzerà nell’arco di un anno e che li vedrà impegnati a intraprendere e a incoraggiare tutte le iniziative che possono contribuire a valorizzare e ad accrescere la conoscenza dell’enogastronomia valtellinese anche come espressione di costume, di civiltà, di cultura e di scienza.