Sport / Sondrio e cintura
Martedì 10 Settembre 2013
Pizzini bussa alla porta
Si rivede pure Mattaboni
Il mister: «Per me siamo a posto così, ma decide il presidente»
Premiato l’ex portiere Selvetti: 437 partite con il Sondrio
Tra i numerosi spettatori della Castellina nel match di esordio contro il Fanfulla, uno era più interessato di tutti gli altri all’esito positivo della partita. Era Davide Pizzini e non solamente perché è un ex del Sondrio. La punta avrebbe una gran voglia di tornare ad indossare i colori della società del capoluogo. Il clamoroso ritorno sembrava svanito nel cuore dell’estate quando giocatore e mister Bertani si sono parlati fitto.
«È vero in estate ci siamo sentiti parecchio e io ero veramente felice di averlo in squadra- rivela il tecnico-. Quando pensavo fosse tutto fatto, invece ho scoperto che il giocatore stava trattando anche con un’altra società e questo suo comportamento mi ha dato fastidio. Io i giocatori non li ho mai rincorsi anche quando ero in serie C. Certo, Pizzini ci farebbe comodo dal punto di vista tecnico. Ho piacere che abbia voglia tornare, ma la palla passa la presidente Mostacchi. Per me siamo a posto anche così».
In tribuna sarebbe stato avvistato anche Alex Mattaboni, di certo anche l’ex lecchese gradirebbe il Sondrio, ma il presidente Mostacchi su questa pista sarebbe un po’ freddino visto che in passato ha cercato inutilmente il giocatore. Con Pizzini e Mattaboni non solo Bertani avrebbe l’abbondanza della scelta in avanti, ma la squadra ritroverebbe un’identità valtellinese.
Domenica nella formazione iniziale solamente in quattro sono nati in provincia di Sondrio: i sondriesi Mostacchi, Della Cristina e Colombo e il valchiavennasco Secchi. Il particolare non è sfuggito ai tifosi più anziani e incalliti che hanno espresso il loro dubbio sul fatto che non ci siano giocatori locali in grado di fare bene nel Sondrio.
« Ai tifosi dico che ogni anno il presidente Mostacchi fa di tutto per portare a Sondrio i giocatori della provincia, ma spesso si è sentito rispondere di no con i giocatori valtellinesi che hanno preferito indossare la maglia dell’Olginatese oppure della Caratese rispetto a quella del Sondrio - replica Bertani - . Il presidente è valtellinese e ha sempre tenuto a dare un’anima della sua terra alla squadra. Personalmente sono contento se l’arrivo dei nuovi giocatori abbia contributo a dare un maggiore appeal al Sondrio». Magari bandiere come Roberto Selvetti, premiato prima della partita contro il Fanfulla dalla società con una targa per le 437 partite giocate in maglia sondriese. «Solo Tognini ne giocate di più- afferma orgoglioso l’ex portiere-. Mi sarebbe piaciuto fare parte di questo gruppo, ma non ho rimpianti. Era giunto il momento di smettere sia per la delusione di aver giocato poco lo scorso anno sia per motivi di lavoro».
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