Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 15 Febbraio 2019
«Più verde e meno linee elettriche»
Presentata ieri la fase B del processo di razionalizzazione delle linee elettriche. Al termine dei lavori saranno smantellati 1.355 tralicci dalla Valtellina alle porte di Milano. L’accordo con Terna prevede che si inizi con i primi interramenti nel Tiranese. La soddisfazione di Sertori e Moretti.
Importanti passi avanti nel piano di riassetto della rete elettrica in Valtellina in un incontro tenutosi ieri nella sala giunta di Palazzo Muzio e a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Elio Moretti, l’assessore regionale con delega all’Energia Massimo Sertori e i rappresentanti di Terna Spa.
La società ha confermato l’Accordo di programma sottoscritto nel giugno 2003 con Regione Lombardia, le Province di Sondrio e Brescia, le Comunità montane della Valtellina e della Val Camonica e i 15 Comuni interessati che prevedeva, a valle della realizzazione dell’elettrodotto “San Fiorano-Robbia”, un piano di razionalizzazione della Rete di trasmissione nazionale in Valtellina e in Val Camonica.
Proprio ieri, dunque, è stato costituito il tavolo tecnico di lavoro relativo agli interventi da operare nel tratto Grosio-Tirano-Venina e a breve, grazie all’interessamento dell’assessore regionale Massimo Sertori, verrà costituito anche un altro tavolo tecnico interprovinciale a cui siederanno i rappresentanti delle Province di Sondrio e Bergamo e dell’area metropolitana di Milano per discutere degli interventi nel tratto Venina-Verderio.
Tecna Spa, dunque, nel rispetto degli accordi, dà vita alla fase B del già citato accordo di programma: questo nuovo “step” prevede, nel complesso, proprio la realizzazione del collegamento Grosio-Tirano-Venina-Verderio e il successivo abbattimento di 480 chilometri di tralicciato (1.355 tralicci). ll primo passo della razionalizzazione interesserà la tratta tra Grosio e Venina con la demolizione delle due linee a 220 kV Premadio-Tirano e Verderio-Grosio nel tratto compreso tra Grosio e Venina. Le attività avranno inizio con l’interramento dei primi 15 km dell’elettrodotto a 220 kV Premadio-Tirano che insiste nei comuni di Tirano, Sernio, Lovero, Tovo di Sant’Agata, Mazzo di Valtellina, Grosotto e Grosio. La seconda parte si concentrerà sulla nuova direttrice a 380 kV Venina-Verderio e la demolizione delle dorsali a 220 kV. Proprio l’interramento dei primi 15 km dell’elettrodotto tra Grosio e Tirano e l’abbattimento di una delle due linee aeree rappresenta un’aggiunta a quanto inizialmente previsto nell’accordo di programma nel 2003.
L’amministrazione provinciale, peraltro, nel suo piano territoriale ha già individuato i “corridoi” lungo i quali interrare queste nuove direttrici. In ogni caso, come ha tenuto a precisare Stefano Conti, responsabile della gestione dei processi istituzionali di Terna, «le ipotesi di pianificazione degli interventi verranno presentate ai cittadini e discusse pubblicamente raccogliendo proprio le indicazioni dei cittadini stessi, prima di arrivare ai progetti definitivi».
La fase B, appena cominciata, segue la fase A dell’Accordo di programma, conclusa nel 2017, che ha permesso la realizzazione dell’interconnesione San Fiorano-Robbia, l’abbattimento di 160 km di linee aeree e la realizzazione di 180 km di linee interrate, con l’opportunità di aggiungere altri 150 km entro il 2020. «Le opere di interramento e di dismissione di linee esistenti - ha spiegato Sertori - miglioreranno l’efficienza delle reti elettriche, riducendone al minimo l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio che, per un territorio a vocazione turistica come quello della Valtellina, è la prima risorsa da preservare».
«Si tratta di un momento importante per la Provincia - ha fatto eco il presidente Moretti - perché finalmente verrà avviato un tavolo che permetterà di riavviare la razionalizzazione della rete, valorizzando così il prezioso lavoro svolto con Terna in passato, che ha consentito di individuare e inserire negli strumenti urbanistici i corridoi per le nuove linee».
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