Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 01 Febbraio 2018
«Più risorse grazie all’autonomia»
Verso le elezioni - Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Attilio Fontana, ieri a Sondrio
«Passo fondamentale far sì che il referendum diventi legge per cambiare in modo utile la gestione del territorio»
In provincia di Sondrio «l’amministrazione Maroni ha inciso positivamente con tante realizzazioni concrete e principi importanti come la specificità montana», ora bisogna continuare il percorso. Il passo fondamentale per tutta la Lombardia sarà «fare in modo che il referendum sull’autonomia diventi legge, per cambiare in modo concretamente utile ai cittadini la gestione del territorio».
L’ha sottolineato ieri pomeriggio a Sondrio il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Attilio Fontana durante un incontro pubblico in sala Besta, tappa di una giornata in Valtellina che l’ha portato in mattinata a Bormio e in Bassa Valle.
Un tour che segna un impegno preciso, ha sottolineato Fontana: «Da parte mia ci sarà sempre la volontà di ascoltare i territori, gli enti locali, i cittadini – ha detto -, perché questo ho imparato facendo il sindaco e questo ci insegna la storia. I provvedimenti vanno condivisi con chi dovrà seguirli e applicarli, la gente può dare suggerimenti importanti, conoscendo bene le varie realtà». Sul territorio provinciale come in tutta la Regione «è più facile raccogliere il testimone di chi ha ben lavorato», ha affermato Fontana ricordando i risultati dell’amministrazione di Maroni: l’obiettivo primario dev’essere l’attuazione del referendum sull’autonomia, ha rimarcato, perché «in questo modo ci saranno molte risorse economiche in più, ma anche un nuovo modo di amministrare, con una visione più ampia».
L’idea è quella di una Regione che «amministrerà in modo progettuale e programmatico, lasciando più spazio agli enti locali per attuare e amministrare i territori».
Per le aree montane, a partire dalla provincia di Sondrio con la sua specificità riconosciuta, servirà una figura ad hoc: «Ci dovrà essere un assessore con delega specifica alla montagna – ha detto l’ex sindaco di Varese -, perché solo chi conosce queste realtà ha la possibilità di proporre politiche che vanno nella direzione giusta».
Sulla necessità di proseguire nel percorso verso l’autonomia, per la Regione e per il territorio ha insistito anche l’ex presidente della Provincia Massimo Sertori, del quale il commissario provinciale della Lega Massimiliano Romeo ieri ha ufficializzato la candidatura al Pirellone, insieme a quella di Simona Pedrazzi.
«Autonomia è davvero la parola chiave – ha detto Sertori -, per questo è importante non solo che Fontana diventi presidente della Regione, ma che al governo ci sia chi ha le nostre idee. Va cambiata la scellerata legge sulle Province, ed è in atto una è trattativa importante con il governo per trattenere almeno la metà del residuo fiscale lombardo di 54 miliardi, vincere la Regione e il governo centrale significa materializzare il sogno per cui abbiamo votato al referendum».
Il punto di partenza è quanto fatto dall’amministrazione Maroni, ha rimarcato il sottosegretario regionale uscente Ugo Parolo, ora candidato alla Camera per la Lega: «risultati importanti», dalla legge sulla specificità montana alla norma sugli impianti di risalita «ora da attuare e riempire di contenuti», all’individuazione in provincia di due delle quattro aree interne destinatarie dei fondi europei.
Sul tavolo restano il tema delle infrastrutture, ha sottolineato Parolo, perché «la tangenziale di Tirano non deve più avere un minuto di ritardo», i trasporti «su cui lo Stato ha fatto continui tagli e che sapremmo gestire molto meglio con l’autonomia», così come la partita delle acque con il mancato rinnovo delle concessioni per l’assenza dei decreti attuativi, «che mancano da vent’anni e a Roma se ne fregano».
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