Cronaca / Lecco città
Lunedì 12 Gennaio 2015
Pirelli (Cgil): «Lecco punti
all’unione con Como e Sondrio»
«L’aggregazione più conveniente per Lecco è quella con Sondrio e Como. Per il nostro territorio ci sono più affinità e vantaggi rispetto ad un’eventuale unione con Monza»
«L’aggregazione più conveniente per Lecco è quella con Sondrio e Como. Per il nostro territorio ci sono più affinità e vantaggi rispetto ad un’eventuale unione con Monza».
La posizione sull’annunciato riassetto istituzionale (che dovrebbe coinvolgere vari uffici ed enti) è di Wolfango Pirelli, segretario generale della Cgil di Lecco. Ed è diversa da quella portata avanti dalle associazioni d’impresa (Confartigianato, Api, Ance e Cdo) che sostengono la candidatura di Vico Valassi alla presidenza camerale (come riferiamo nell’articolo a fianco). Mentre - secondo i rumors, ma non ci sono conferme - la cordata che sostiene Giovanni Maggi, quindi Confindustria e Confcommercio, preferirebbe un’unione con Sondrio e Como.
«Ma la mia posizione - puntualizza Pirelli - non riguarda questo o quel candidato alla presidenza camerale. È un argomento che, come sindacato, non abbiamo ancora affrontato. Vorrei - continua il numero uno della Cgil - cercare di capire quale potrà essere il futuro economico ed istituzionale di Lecco. E nell’ottica dell’annunciato riassetto dei territori, sono convinto che Lecco debba guardare a Como e Sondrio».
Pirelli premette: «La soluzione migliore sarebbe il mantenimento dell’autonomia e della specificità lecchese. E per questi valori ci batteremo. Ma se non sarà possibile mantenere la nostra autonomia, nell’ottica della difesa dei nostri spazi e di valorizzazione delle nostre specificità, con Como saremmo più garantiti. È un problema di numeri: rispetto a Monza siamo troppo piccoli, quindi destinati a scomparire, ma anche di aree e settori di sviluppo. Penso - continua Pirelli - all’innovazione e alla ricerca nelle quali potremmo sfruttare le sinergie tra i poli universitari di Lecco e Como, e valorizzare il ruolo dei nostri laboratori e di ComoNext. Poi c’è tutto il capitolo della valorizzazione turistica e delle possibili sinergie nelle attività manufatturiere».
Pirelli conclude: «Al di là delle diverse posizioni, è importante che il riassetto territoriale ci veda protagonisti di un percorso che, nei limiti del possibile, dobbiamo essere noi a guidare, perché il rischio è quello di subire decisioni che vengono prese altrove con logiche estranee agli interessi del territorio».
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