Piove e Mamma Rai fa ancora i capricci

Simonetti: «Cambiate l’antenna di casa»

Ballabio, i canali della televisione di Stato sono di nuovo invisibili

«Forse è un guasto al ripetitore. Ma il vero problema sono gli impianti vecchi»

Ballabio

Ci risiamo: a ogni temporale, mamma Rai si eclissa. E monta la protesta. Non doveva essere tutto a posto?

«Cambiate le antenne sui tetti». Così, con un invito a botta calda che sa quasi di provocazione, ma provocazione non è, l’assessore Stefano Simonetti interviene netto sul problema che affligge Ballabio e dintorni.

Due mesi fa sembrava risolto. E invece no. Al primo acquazzone i canali Rai spariscono dai video di molte zone di Ballabio.

Per ovviare all’inconveniente, l’Amministrazione comunale si era mossa contattando la Rai e il proprietario (la ditta “Baroni” di Lecco), della area sul monte Melma. dove sono piazzati i ripetitori tv (oltre a quelli delle otto telecamere dell’impianto di videosorveglianza di Ballabio).

Si era deciso di puntare gli apparati di ricezione “in orizzontale” e non solo più “in verticale”.

Questo, aveva assicurato il Comune, avrebbe risolto i problemi degli utenti che rimangono senza canali Rai, inclusi i “digitali terrestri” della tv di Stato (e in diversi casi anche di Mediaset e di altre emittenti).

«In tempi non sospetti - dice adesso Simonetti, assessore esterno -, sentendo i pareri dei tecnici Rai avevo comunque raccomandato ai ballabiesi e proprietari di seconde case, di sostituire i loro vecchi apparati di ricezione».

«Puoi così potenziare o adeguare l’impianto sul monte Melma - viene al sodo - ma, se possiedi un impianto antenna obsoleto sul tetto, non c’è niente da fare».

Adesso? «Nei giorni scorsi - rivela l’assessore - ho contattato di nuovi i tecnici della Rai. Presto, mi hanno assicurato, condurranno un sopralluogo sul posto. Un controllo giusto per verificare se i temporali di questi giorni in qualche modo possano avere danneggiato l’apparato di ricezione a monte. Un atto dovuto: appena verrò messo al corrente del esito farò sapere».

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