Economia / Sondrio e cintura
Martedì 24 Ottobre 2017
Pietro Nera: «Mai vista una vendemmia così, ci sarà un grande vino»
Raccolta delle uve, parla il patron dell’azienda di Chiuro. «Dobbiamo ringraziare le condizioni meteo favorevoli». Bocciata la politica commerciale: «Prezzi bassi e fermi».
Tanto eccezionale quanto unica, «una vendemmia del genere non s’è mai vista», sinonimo di un vino, quello valtellinese datato 2017, che già da ora ha tutte le carte in regola per raggiungere livelli da record.
Lo sostiene dall’alto della sua esperienza Pietro Nera, patron dell’omonima casa vinicola di Chiuro. Un’attività vitivinicola, quella della famiglia Nera, che vanta oltre 70 anni di vita, iniziata nel 1940 con Guido Nera al quale è succeduto, alla fine degli anni ’50, il figlio Pietro, che il prossimo primo novembre si appresta a festeggiare il compleanno.
«Una vendemmia di ottima qualità, grazie alle perfette condizioni delle piante e alla grande concentrazione di zuccheri naturali presenti nell’uva - prosegue Nera snocciolando dati -, che arriva sino a 23 gradi Babo», contro una media di 19-20. Indubbiamente il cielo ha fatto la sua parte: «Le condizioni meteorologiche sono state molto generose e diciamo oneste, nel senso, che, a differenza di altri territori italiani - aree vocate alla viticoltura al di fuori dei confini provinciali -, il nostro non ha sofferto la siccità: periodicamente, nei mesi estivi, a giugno, luglio e ad agosto, dal cielo, quasi come avesse accolto una richiesta, arrivava l’acqua. Una fortuna» per il patrimonio vitato valtellinese, in questi ultimi giorni di vendemmia.
«Stiamo terminando le ultime operazioni di raccolta nella zona di Valgella» conferma Nera, la cui azienda vanta circa 35 ettari di vigneti. Ritorna indietro con la memoria, il signor Pietro. «Ricordo i miei tempi, quelli in cui sapevo già intendere e volere - ironizza -, quando le gradazioni arrivavano fino a 15-16 Babo, se raggiungevano 18,5 era già un successo». Negli ultimi anni si è poi saliti «19-20 di media, ma mai a 23», che in bottiglia si traducono «in un vino che potrà raggiungere 14-14,5 gradi». Quattro, li definisce “classici”, sono i vini di punta della casa vinicola Nera, «Sassella, Grumello, Valgella e Inferno, di cui - sottolinea con una punta d’orgoglio - abbiamo il 65% della produzione».
Vini, quelli di Valtellina, che «sul mercato sono ricercati e apprezzati in questi ultimi anni. L’auspicio - aggiunge Nera, presente con uno stand, preso d’assalto, anche a Morbegno in occasione della recente Mostra del Bitto - era di migliorare ogni vendemmia ed ora arriva questa assolutamente eccezionale».
Da migliorare semmai, la critica sollevata da Nera, «è la politica commerciale, in atto da alcuni anni. È stata portata avanti politica disfattista: il prezzo delle uve è fermo da 15 anni. Come si fa a vendere i vini di Valtellina a 6 euro? Senza buon senso e senza alcun rispetto per chi lavora la vigna».
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