“Piccole suore” dal grande animo

Che bella festa ieri a Cosio valtellino. L’occasione era di quelle speciali: la partenza dei festeggiamenti del centenario dell’istituto religioso delle “Piccole suore di santa Teresa di Gesù Bambino” istituto nato a Imola, ma con una comunità anche a Regoledo. La giornata di domenica ha dato il via a una settimana di celebrazioni e festeggiamenti delle Piccole suore di santa Teresa molto amate dall’intera popolazione. La dimostrazione è stata la messa delle dieci dove si è respirata davvero la gioia di una vera festa, cadenzata anche dagli abbracci e dai sorrisi delle consorelle. a celebrare il parroco don Romeo Scinetti, accanto a lui don Alex Di Biase, don Remo Orsini e i comboniani padre Albino De Giobbi (che ha festeggiato il sessantesimo di sacerdozio) e don Egidio Tocalli. «Oggi- ha esordito il parroco - celebriamo le sorelle che sono con noi da tempo e quelle più giovani che si mettono sempre davanti a Lui per offrire e ancora una volta la loro vita il loro servizio e la loro gioia. Siamo orgogliosi di avere con noi le suore e di condividere questa festa con tutti voi, è bellissimo vedere l’oratorio così abitato in questi giorni. Allo stesso tempo vi chiedo che questa festa mantenga la presenza delle suore qui a Regoledo anche in futuro». Fra i momenti più attesi la ricorrenza del 50° di professione di Madre Ritalba Sutti e di suor Elisa Sutti, nate nello stesso anno a Regoledo amiche d’infanzia e sorelle da una vita che domenica sono tornate a casa condividendo una funzione religiosa partecipata e scandita dalle preghiere evocative cantate dalle sorelle africane e dai balli delle bambine legate alle Piccole suore e applaudite sentitamente da tutti i presenti. Da ieri poi il paese della Bassa Valle ha una strada in più. È la via dedicata a suor Assunta Marchi, una presenza significativa che molto ha fatto per la comunità. Tanto che, ancora oggi, ha ricordato il parroco durante la benedizione, molte famiglie hanno appesa in casa quella fotografia così carica di significato della suora in bicicletta che faceva il giro del paese. Molto vicina alle missioni, è stata per anni Kenia, dall’umanità profonda e attenta alle persone. Anche per questo le è stata intitolata una via che il corteo ieri dalla chiesa ha raggiunto seguendo in una sorta di rito le suore anche loro in bicicletta, così come faceva sorella Assunta. L’ha ricordata col sorriso soffermandosi su avvenimenti di gioventù Madre Ritalba quando le mise una mano sulla spalla dicendole: «Ricordati che troverai più spine che rose, ma se il Signore ti chiama vai e io di questo sono sicura . Per me è stata davvero di grande esempio». Presente anche il sindaco Giorgio de Giobbi. «Siamo felici di avere con noi le suore di Imola e felici perché sappiamo come per Madre Ritalba, suor Elisa e suor Giuliana la vocazione sia partita da questa comunità, le ringraziamo per il lavoro che nel quotidiano svolgono ovunque. Con suor Assunta – ha continuato - ho un legame doppio: oggi sono felice di essere qui come sindaco a inaugurare questa via e allo stesso tempo suor Assunta occupa un pezzo del mio cuore perché è stata la mia prima educatrice fuori dalla mia famiglia, la ricordo con grande affetto per i valori di amore, i modi gentili e il grandissimo senso di carità verso di tutti».

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