Cronaca
Sabato 24 Novembre 2018
Picchiato dai bulli per i soldi
Erba, denunciati 4 ragazzini
Una ragazza tra i 4 giovanissimi denunciati, uno è minorenne come la vittima che ha raccontato tutto a casa
Le minacce e le percosse sono andate avanti per una settimana.
Per tre volte gli aguzzini sono riusciti a estorcere soldi, poi la vittima si è ribellata: ha raccontato tutto ai genitori e ha denunciato l’accaduto. A seguito delle indagini dei carabinieri tre ragazzi e una ragazza sono stati deferiti alla Procura per concorso in estorsione: i fatti contestati sono avvenuti in pieno giorno tra il parco Majnoni e la piazza della stazione.
I fatti risalgono alla seconda metà di ottobre, ma la giovane età delle persone coinvolte - la vittima e uno dei bulli non hanno ancora compiuto 18 anni - ha imposto il massimo riserbo. A novembre le indagini hanno portato all’individuazione dei responsabili: sono tre ragazzi e una ragazza; due sono residenti a Inverigo, uno a Erba e uno ad Alzate Brianza. La vittima è residente in città.
A quanto risulta gli episodi di bullismo si sarebbero verificati a breve distanza l’uno dall’altro nella seconda metà di ottobre, sempre nel pomeriggio e in pieno centro città tra il parco Majnoni e piazza Padania. I quattro bulli avrebbero avvicinato il giovane una prima volta chiedendo dei soldi: a fronte del primo rifiuto lo avrebbero percosso rimediando così alcune banconote.
Gli incontri ravvicinati sono stati complessivamente tre: in un caso hanno estorto 10 euro, poi 90 euro e infine 150 euro. I bulli erano sempre pronti ad alzare le mani contro la vittima e nel giro di una settimana sono riusciti a intascare 250 euro. Tutto lascia pensare che fossero pronti ad andare avanti per chissà quanto tempo, se non fosse che la vittima ha trovato il coraggio di raccontare il suo incubo quotidiano.
La prima confessione è arrivata nell’ambito protetto della famiglia. Allarmati dall’accaduto, i genitori hanno accompagnato il ragazzo a sporgere denuncia dai carabinieri di Erba. Che in pochi giorni hanno individuato e denunciato i presunti responsabili
© RIPRODUZIONE RISERVATA