Piacciono le bici inclusive

È positivo il bilancio del progetto “Born to be wild by bike”. «Nel 2023 – spiega Paola Schiesaro, presidente di Fiab LeccoCiclabile – le biciclette inclusive sono state usate in circa cento occasioni. Calcolando che era il primo anno intero di effettivo utilizzo, siamo soddisfatti. Certo, il nostro auspicio è che queste biciclette inclusive in futuro vengano utilizzate di più. Già per il 2024 ci aspettiamo un aumento nei numeri». Fiab LeccoCiclabile e la cooperativa Vecchia Quercia, in collaborazione con Linee Lecco e il comune di Lecco, hanno predisposto presso il parcheggio della Ventina un parco mezzi di biciclette tradizionali e a pedalata assistita a disposizione di servizi per la disabilità, associazioni e istituti scolastici. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Fondazione comunitaria del lecchese ma anche di numerosi cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali del territorio. «Per prenotare le biciclette – prosegue Schiesaro – è necessario utilizzare il servizio di prenotazione online oppure rivolgersi all’ufficio appositamente strutturato presso il centro socioeducativo Artimedia, situato in via Nullo a Lecco e gestito dalla cooperativa sociale la Vecchia Quercia. In tutto, le “biciclette inclusive” sono sei, di cui quattro tandem e due singole». I mezzi sono a disposizione anche dei privati cittadini, i quali però devono possedere una copertura assicurativa e devono dimostrare di essere in grado di utilizzare biciclette comunque sofisticate.

«Periodicamente organizziamo delle “scuole bici” proprio per spiegare alle persone il funzionamento di questi mezzi, sottolineando gli aspetti a cui è necessario badare» precisa Schiesaro. A sfruttare le potenzialità delle biciclette inclusive sono soprattutto i centri diurni per la disabilità e le scuole. «Grazie a questi mezzi – sottolinea la presidente di Fiab LeccoCiclabile – i ragazzi con disabilità non sono più costretti a rimanere in classe o a casa quando i loro compagni vanno in gita. Si riesce a non lasciar fuori nessuno e questo vale anche per gli adulti. Lo scorso settembre una persona ha potuto partecipare al nostro tour sui luoghi della residenza utilizzando una di queste biciclette inclusive».

Sul piano delle pari opportunità e dell’inclusione, il valore di questi mezzi è fondamentale. «Proprio in questi giorni – racconta ancora Schiesaro – si conclude un progetto di inclusione scolastica dei ragazzi con problemi dello spettro autistico. Quest’iniziativa ci ha visto protagonisti assieme a impresa sociale girasole e altre realtà del territorio. Abbiamo coinvolto le classi quarte e quinte della primaria Santo Stefano e abbiamo utilizzato le biciclette inclusive sia per attività nel cortile della scuola sia per gite sul territorio».

Un territorio, quello lecchese, che mostra ancora delle carenze sul piano della ciclabilità. «Oggi Lecco è una città difficile da percorrere in bicicletta anche per i normodotati. – conclude Schiesaro – Ci sono cantieri, deviazioni, interruzioni stradali e sensi di marcia pensati più per alleviare i problemi di traffico che non per i ciclisti. In diverse aree il manto stradale è malmesso e pericoloso. È un momento difficile da questo punto di vista ma siamo fiduciosi perché all’orizzonte ci sono progetti importanti».

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