Pgt di Chiavenna: la Provincia dice sì

Previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale rispettate, con qualche “consiglio”. Via libera da parte della Provincia di Sondrio al nuovo Piano di governo del territorio del Comune di Chiavenna.

Documento approvato in prima adozione durante la scorsa primavera. In particolare la Provincia ha dato atto al Comune di aver centrato l’obiettivo di riduzione del consumo di suolo del 33% rispetto alla precedente pianificazione. La Provincia ha fatto le pulci al documento dando un giudizio favorevole, con due segnalazioni importanti. Segnalazioni che riguardano ambiti di trasformazione già presenti nel vecchio Pgt, ora ridotte, ma ancora considerate troppo grandi. Si parla dell’area delle Giavere del Liro, notissima per una lunga battaglia ormai quasi 15 anni fa che portò ad un primo inserimento. Inserimento che non ha portato a nessun sviluppo urbanistico dell’area, tanto da spingere l’attuale amministrazione a un sostanziale passo indietro.

L’altra area è quella di Campedello. Due aree per le quali, comunque, non si può nemmeno parlare di “tirata d’orecchi”: «Si tratta di spazi aperti scarsamente antropizzati con locali situazioni di potenziale compromissione paesaggistica ritenuti sensibili sotto il profilo dell’assetto idrogeologico, delle visuali paesaggistiche e della connessione tra elementi primari e secondari della rete ecologica – scrive la Provincia, che quindi chiede di valutarne attentamente la proposizione nella variante in quanto, per quanto sia apprezzabile la loro riduzione, non rispondono ad una effettiva esigenza insediativa, a cui assolvono già i lotti liberi nel tessuto consolidato e le politiche di riqualificazione, correttamente applicate dal Comune, nelle aree di rigenerazione, ancorché non computate nella capacità insediativa del piano dei servizi. Ulteriore aspetto di criticità è rappresentato in particolare in località Giavere del Liro e in minor misura a Campedello, dove la pianificazione di bacino del Piano di assetto idrogeologico Pai e del Piano di gestione del rischio alluvionale condiziona la disciplina d’uso e limita le trasformazioni urbanistiche degli ambiti».

Bisogna capire se queste osservazioni saranno integrate nel piano al momento dell’approvazione definitiva, che prenderà in esame anche le richieste avanzate dalla cittadinanza e dai cosiddetti “portatori di interesse”, o se l’amministrazione del sindaco Luca Della Bitta opterà per le controdeduzioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA