Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 08 Giugno 2017
Pfp-Negri, avanti tutta con il “Sciùr”
La casa vinicola ha consegnato alla scuola un assegno per il progetto sui terrazzamenti. Intanto ieri alla scuola professionale pranzo con piatti sardi in onore del gemellaggio con l’istituto di Arzachena.
Continua a mietere frutti e proseguirà anche in futuro il progetto “Sciùr”, che si è tradotto in un assegno da quattromila euro per il Polo di formazione professionale Valtellina (Pfp) di Sondrio. A consegnarlo ieri nelle mani del direttore Evaristo Pini è stato Casimiro Maule, direttore della casa vinicola Nino Negri, che fa parte del Gruppo italiano vini e che con il Pfp quattro anni fa ha stretto una convenzione sul progetto interdisciplinare “Sciùr”, acronimo che sta per “ Sostenibile, concreto, innovativo, unico e responsabile”, da cui è nato un vino di qualità, prodotto da uve raccolte sui terrazzamenti dei quali si sono presi cura gli allievi del terzo e del quarto anno del settore Edile del Pfp. Con un obiettivo: donare 1 euro per ogni bottiglia venduta come riconoscimento del lavoro svolto. E dopo un primo assegno di 11mila euro staccato negli anni scorsi, ora Maule ha “saldato il conto”.
Ma la storia continua: «Per me è stata un’avventura emozionante ed interessante: siamo riusciti a convincere questa azienda a fare un vino che nasce dal territorio per il territorio, coinvolgendo il master di Design del Politecnico di Milano che ha coniato questo acronimo. “Sciùr” è un progetto molto importante, partito dalla vigna, coinvolgendo tutti quelli che operano all’interno dell’azienda», ha detto Maule al pranzo di fine anno, realizzato e curato dagli allievi delle classi terminali del settore Alberghiero del Pfp.
Tra i commensali, rappresentanti delle aziende e delle associazioni di categoria che collaborano con la scuola e che hanno potuto gustare un menu di specialità tipiche sarde - uno a base di pesce, l’altro di carne -, in virtù di uno scambio culturale che il Pfp ha vissuto con l’alberghiero “Costa Smeralda” di Arzachena, dove, proprio ieri, si è consumato un pranzo tutto valtellinese, con i pizzoccheri come portata regina.
«La Valtellina si può salvare solo se produce vino di qualità - ha rimarcato Maule -; se presentiamo il territorio conquistiamo consumatori disposti a spendere di più. Sciùr avrà un seguito, perché i muri vanno preservati e mantenuti».
«Quella con l’azienda vinicola Nino Negri è stata una collaborazione molto intensa e proficua - sono state le parole di Pini, che ha ringraziato anche tutte le altre realtà che collaborano con la scuola in un filo diretto con il territorio -. Grazie al progetto Sciùr i nostri ragazzi del settore edile hanno potuto fare esperienza sul campo», ha aggiunto ringraziando per l’assegno ricevuto, risorse importanti che saranno reinvestite nelle attività della scuola.
Anche Pini ha auspicato il proseguimento del progetto: «Vi ringrazio per come avete accolto e coccolato i nostri allievi e contiamo di proseguire» ha detto a Maule che ha accolto l’invito. Tant’è: «A settembre saranno pronte le bottiglie di “Sciùr” del 2013. Magari non proseguirà con questa formula – cioè con un riconoscimento economico -, ma per esempio sponsorizzando uno stage con chef internazionali». Dettagli, questi, che saranno definiti alla ripresa del prossimo anno scolastico.
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