Petizione per l’autostazione

Oltre 250 firme e non è finita

Struttura fatiscente, vergogna per Galbiate: «fermate il degrado»

Ma il Comune non ha un milione e mezzo di euro da spendere

Galbiate

Sono oltre 250 le firme dei cittadini che sollecitano soluzioni per l’autostazione: tante ne ha raggiunte la petizione - depositata nell’edicola vicina alla struttura – è che è peraltro ancora aperta. Si tratta di una delle prime iniziative popolari del genere a Galbiate, nata spontaneamente per richiamare ulteriormente l’attenzione degli amministratori comunali su un problema effettivamente annoso.

Dal settembre 2006 l’autostazione – sala d’attesa più bar - è chiusa: dopo alterne vicissitudini (e problemi anche d’ordine pubblico), nell’autunno di quell’anno il Comune interruppe i rapporti con gli affittuari per «mancati pagamenti», chiudendo lo stabile e congelando le proprietà.

Seguirono subito rilevanti disagi per gli utenti dei mezzi pubblici, abituati sino ad allora a un certo confort e improvvisamente privati di qualsiasi riparo e servizio in prossimità della fermata dei bus; nel 2008 il Comune tentò di rimediare in accordo con un volontario incaricato di aprire la sola sala d’attesa, di prima mattina, e di richiuderla la sera. Non funzionò, purtroppo. Dal 2009 l’autostazione è stata definitivamente condannata al declino.

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