Cronaca / Circondario
Venerdì 03 Marzo 2017
Pescate, niente classe
Un consiglio comunale a scuola
Il sindaco ha indetto la seduta all’esterno per protestare
«I bambini non sono pacchi postali, i trenta iscritti devono restare qui»
Un consiglio comunale all’aperto, nel piazzale delle scuole di Pescate, come atto di vicinanza nei confronti dell’istituto scolastico del paese e come atto di protesta, per dire che i bambini non sono pacchi postali.
Iniziativa clamorosa
Sono queste le motivazioni della decisione presa dal sindaco Dante De Capitani, dalla giunta e da tutto il gruppo di maggioranza che hanno convocato per sabato 11 marzo alle 10, un consiglio comunale per la seconda volta fuori dall’aula consigliare.
Il primo cittadino: «Era da un po’ che non organizzavamo un atto di protesta clamoroso, ma quello che si vuole fare alla nostra scuola, motivo di orgoglio per tutto il paese, non sta né in cielo né il terrà. Abbiamo investito molte risorse, tempo e sudore per portare le scuole a un livello altissimo per avere una scuola pubblica di qualità, apprezzata dalle famiglie, ma adesso che ci sono 30 ragazzi iscritti, probabilmente a qualcuno la cosa dà fastidio».
La questione è proprio questa. Durante le iscrizioni, famiglie pescatesi, ma anche tante del circondario, hanno iscritto i figli alla prima media della scuola del paese, per un totale di 30 ragazzi. Ma la dirigenza scolastica ha informato dell’impossibilità di attivare due classi, per cui si avrà una sola prima composta da 22 studenti e gli altri otto ragazzi saranno riorientati su altre scuole.
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