Cronaca / Lecco città
Mercoledì 24 Dicembre 2014
Persone senza casa
A Lecco il calore
della cena natalizia
Non ci saranno tante famiglie lecchesi che, per questo Natale, ospiteranno dei poveri, come invece aveva Caritas Ambrosiana, con l’appoggio del Cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano.
L’iniziativa “Il pane spezzato con chi non ne ha, è più buono dell’aragosta” per le feste natalizie e rivolta ai milanesi e agli abitanti della Diocesi ambrosiana affinché nei giorni di festa aprano le porte di casa e condividano pranzi e cene con chi si trova in difficoltà, dalle nostre parti è stata un po’ lasciata sullo sfondo.
Al servizio Siloe di Caritas Ambrosiana non sono arrivate offerte di questo tipo, ovvero famiglie disponibili a ospitare dei poveri, dalla nostra zona pastorale. Eppure l’iniziativa anticipa la proposta che Caritas porterà a Expo 2015 “Dividere per moltiplicare”: un programma di eventi e un percorso esperienziale che si potrà vivere all’interno del padiglione costruito nel sito espositivo.
Ma non per questo si deve pensare che il nostro territorio è rimasto “sordo” ai bisogni degli “ultimi” e alla loro voglia di essere inclusi e non esclusi. Tutt’altro, fanno sapere i volontari. In molti hanno telefonato per rendersi disponibili non tanto ad aprire la propria casa quanto a fare volontariato durante le feste proprio in favore degli indigenti.
«La nostra gente – commenta don Ettore Dubini, responsabile della Caritas Zonale – ha preferito darsi disponibile per aiutare i poveri al di fuori del desco. Non è tanto o non solo il pranzo di Natale a essere importante, quanto l’attenzione agli ultimi per tutto l’anno, queste feste comprese. E debbo dire che la nostra Zona in questo senso è sempre molto ricca di persone e di condivisione».
Non a caso si è svolta ieri sera, com’è ormai tradizione, in collaborazione proprio con la Caritas parrocchiale di San Nicolò e quella Zonale, la cena di Natale per i “senza tetto” offerta dal Mojto e dal suo titolare Mario Sesana attraverso l’associazione di solidarietà “Qualcosa in più” con sede in viale Turati. Alle 20 gli ospiti prenotati, una quarantina, si sono trovati davanti ai piatti della tradizione natalizia imbanditi nei locali della mensa Caritas di via San Nicolò, a due passi dalla Basilica.
I volontari impegnati ieri sera sono stati cinque capitanati dalla presidentessa Marta Vismara. Anche per la fine di questo travagliato 2014, non il 31 dicembre ma il 30, sempre “Qualcosa in più” attraverso il Mojto offrirà il cenone ai poveri…
Inoltre in questi giorni si sono succedute le iniziative di solidarietà verso chi soffre o chi, comunque, è meno fortunato. Il pranzo di Natale de “La Goccia” per i disabili, quello dei volontari ospedalieri dell’Avo per i malati…
Insomma: forse Lecco non ha aperto le porte delle proprie case private, ma la sua generosità è stata comunque forte e “pubblica”.
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