Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 27 Aprile 2016
Pericolo cervi sulle strade
«Utili dissuasori e cartelli»
Riscontri positivi dal progetto messo a punto in Valchiavenna. Mozzetti: «Gli incidenti sono scesi, il problema non è risolto ma dimezzato».
Testare l’efficacia del progetto di prevenzione degli incidenti stradali con ungulati selvatici messo a punto nel luglio dello scorso anno in Valchiavenna non è facile, dato che occorrerebbe lasciar trascorrere almeno un anno dalla sua introduzione per capirne il reale ritorno.
Tuttavia il susseguirsi di scontri fra veicoli e animali in questo periodo induce a interrogarsi sul punto. «Non si può trarre un bilancio così a spanne a meno di un anno dall’allestimento del progetto – precisa Ettore Mozzetti, guardia venatoria provinciale -. Per quanto nessuno pensasse potesse essere risolutorio del problema delle collisioni fra animali selvatici e veicoli, dato che per eliminare il rischio occorrerebbe delimitare con reti tutti i tratti più pericolosi dove attraversano maggiormente i selvatici, come è stato fatto in zona Ponte del Passo, oppure realizzare attraversamenti dedicati ai selvatici».
«Quest’ultima sarebbe senz’altro l’opzione più efficace, ma anche più costosa. Quindi si è optato per una via intermedia che consiste nel posizionare quattro cartelli segnaletici luminosi a San Cassiano Valchiavenna e Somaggia di Samolaco - prosegue Mozzetti -, nei tratti dove si sono realizzate le maggiori collisioni fra veicoli e ungulati (204 in totale, in tutta la Valchiavenna, quelli prodottisi fra il 2006 e il 2014), 280 dissuasori acustici su 27 tratte di strade statali e provinciali della Valchiavenna che sappiamo essere maggiormente attraversate dai selvatici».
«Questo non ha comportato un azzeramento del problema, ma un dimezzamento forse sì. Al momento, purtroppo solo a spanne, si può dire che gli incidenti sono scesi da 10 a 5, massimo 6. Per cui non abbiamo il 100% del risultato, che non era neppure atteso, ma un 50% forse sì».
Va considerato che in questo periodo primaverile gli animali sono molto più presenti alle basse quote, attivi nei campi e nei prati limitrofi alle strade, che siano comunali, provinciali o statali, perché approfittano dell’erba novella.
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