Anche per questo motivo io sono contrario all' utilizzo dell' energia nucleare. La riattivazione di un programma nucleare in Italia può creare delle speranza sul fatto che non si debba più dipendere da altri stati e su una possibile diminuzione dei costi, cosa a dire il vero non sicura, ma a fronte di questi vantaggi credo che siano molte di più le criticità.
La prima è lo smaltimento delle scorie. Anche i paesi più all' avanguardia sono in grossa difficoltà su questo punto e non va dimenticato che le scorie nucleari producono un inquinamento praticamente ineliminabile, ciò vuol dire che piano piano stiamo sacrificando porzioni di ambiente e territorio che non potranno essere mai più utilizzate. Cioè noi consumiamo sempre di più a discapito delle generazioni future che saranno costrette a convivere con l' inquinamento che produciamo.
La seconda è che trovarsi a 100/200 km da una centrale o essere a 20/30 km è molto differente, in caso di incidente. Nelle vicinanze della centrale i danni sono gravissimi più ci si allontana più si indebolisce l' effetto delle radiazioni.
La terza criticità, e qui mi ricollego a quello successo in Giappone,è che le centrali nucleari sono molto sicure nel caso di un funzionamento “normale”, ma in caso di mal funzionamento diventano veramente imprevedibili, delle vere e proprie bombe atomiche ingestibili.
In Giappone il problema è stato causato da un terremoto eccezionale che in Italia non è prevedibile , ma siamo sicuri che non possa succedere qualcos' altro? D' altronde è stato sufficiente solo il guasto di un impianto di raffreddamento per creare un disastro.
Insomma il nucleare è sicuro fino ad un certo punto, oltre il quale non si sa cosa può succedere.
In ogni caso il problema va affrontato in maniera internazionale perché è una contraddizione vietare la costruzione di centrali nucleari in Italia e poi utilizzare l' energia prodotta in quelle francesi, svizzere… per questo mi auguro che ci sia un ripensamento generale e che i governanti di tutti i Paesi si muovano per sviluppare nuove fonti energetiche meno inquinanti.
Marco Campagna
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