Per la presidenza
di Confindustria
Lorenzo Riva in pole
La corsaConcluso il lavoro dei tre saggi: le indicazioni
danno in vantaggio l’imprenditore di Beverate di Brivio
Molti voti anche per l’altro candidato Marco Campanari
Si può disegnare il profilo del nuovo presidente di Confindustria Lecco e Sondrio? Si può, si può anche alla luce di quanto emerso dagli incontri che i tre saggi hanno avuto con le imprese associate.
La commissione incaricata di raccogliere le indicazioni degli iscritti è formata dagli ex presidenti Franco Keller e Giovanni Maggi (per Lecco), e da Paolo Mainetti (Sondrio). Un impegno durato sei settimane e concluso mercoledì 18, quando cioè - secondo quanto prevede lo statuto - i tre saggi hanno raccolto le indicazioni di almeno il 10% degli associati (mai numeri sono stati più elevati), e quando su uno dei candidati è confluito almeno il 30% dei voti a disposizione dell’assemblea.
Top secret
Su tempi e procedura per la designazione del candidato presidente, l’associazione di via Caprera (da noi interpellata più volte) non dà notizie. È giusto specificarlo, come va chiarito che stiamo scrivendo di indiscrezioni e come tali possibili portatrici di un margine di errore.
Basta con premesse e indugi: le indiscrezioni cosa dicono? Ai tre saggi sono state presentate le candidature alla presidenza di Confindustria Lecco e Sondrio (per il quadriennio 2017-2021) di Lorenzo Riva e Marco Campanari. Entrambi conosciuti e apprezzati per l’impegno pluriennale nell’attività confindustriale di Lecco e in quella nazionale (Riva è componente del consiglio generale di Federmeccanica). Due bei candidati.
In pole position
I saggi cosa riferiscono? A noi niente, ma le indiscrezioni sostengono che Lorenzo Riva ha ricevuto un maggior numero di “voti”. È Riva il candidato che parte in pole position, un’espressione automobilistica che ben gli si addice, visto che è presidente di Aci Lecco. Le indicazioni formulate a Maggi, Keller e Mainetti verranno portate al consiglio generale di Confindustria Lecco e Sondrio da cui uscirà il nome (o i nomi, ma è quasi certo che sarà Lorenzo Riva l’unico candidato espresso dal consiglio) da sottoporre all’assemblea degli iscritti. Sarà l’assemblea - convocata tra fine maggio e giugno - ad eleggere il successore di Cristina Galbusera. Che, a meno di clamorosi inciampi, sarà Riva.
Se Lorenzo Riva è davanti, grazie al sostegno di alcuni nomi pesanti dell’imprenditoria lecchese, Marco Campanari si è confermato un avversario tosto, capace di raccogliere un ampio consenso. A suo favore si sono espresse alcune grandi imprese, oltre (sempre secondo le indiscrezioni) alle due multi utility Lario Reti holding e Silea. Citiamo queste due aziende perché costituiscono una sorta di ponte tra il mondo imprenditoriale e quello delle amministrazioni locali (quindi possono dare un’idea di come i due candidati sono visti dalla politica lecchese). Se dovessimo caratterizzare i due candidati, potremmo scrivere che Lorenzo Riva pare garantire una maggiore continuità con la linea delle presidenze di Giovanni Maggi (prima) e di Cristina Galbusera (adesso). Mentre Campanari segnerebbe (avrebbe segnato?) una discontinuità, sempre comunque negli ambiti e nei limiti di azione di una realtà come Confindustria. Profili e propensioni che si possono leggere in controluce anche dal tipo di impresa dei due candidati. Riva è il presidente della Electro Adda di Beverate di Brivio, azienda dell’hard economy, che produce motori elettrici. Nel 2015, L’Electro Adda ha realizzato ricavi per quasi 25milioni e 700 mila euro. Titolare di un catenificio a Olginate, Campanari è il fondatore della start up Hyperfair, una piattaforma web per la realizzazione di fiere virtuali. Hyperfair collabora con diversi protagonisti della Silicon valley e ha una base operativa a San Francisco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA