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Mercoledì 11 Marzo 2009
Pendolari: niente <censura>
all'assessore Cattaneo
Sui disservizi che ogni giorno devono sopportare i pendolari, il consiglio regionale ha respinto la proposta di "censura" nei confronti dell'assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo
Erano stati i consiglieri del Pd, Sinistra Democratica e Italia dei Valori (tra loro anche il lecchese Carlo Spreafico) a chiedere una "censura" del titolare del dicastero responsabile del trasporto ferroviario, al centro da mesi di polemiche. Con 46 voti contrari, 22 favorevoli e 2 astenuti (70 i votanti) il Consiglio regionale ha però respinto la censura. Il Pd lamentava «il generale e indifferenziato aumento delle tariffe; le soppressioni dei treni, i ritardi, il sovraffollamento delle carrozze e l’inadeguatezza del materiale rotabile». L’assessore Cattaneo nella sua replica ha evidenziato di sentirsi “un pendolare tra i pendolari”. «Se devo scegliere – ha detto – non ho dubbi e sto con i pendolari lombardi. E’ vero, i disservizi sono intollerabili. Ma le verifiche vanno fatte con realtà. La Giunta si è sempre mossa coinvolgendo nelle sue azioni di controllo e di monitoraggio tutte le realtà locali compresi province e comuni, le associazioni d’impresa, sindacali, dei consumatori e dei pendolari». Duro anche il commento degli alleati leghisti. Il capogruppo della Lega Nord, il lecchese Stefano Galli, ha spiegato: “il mio gruppo voterà contro questa mozione di censura ma lei di questo non deve sentirsi rincuorato o rallegrarsi. A partire da questo momento, la Lega Nord non potrà più farle sconti. La invito quindi a cambiare strada, a modificare il suo comportamento. Ai problemi dei cittadini vanno date risposte e se queste non verranno la prossima mozione di censura verrà proposta dal nostro gruppo»
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