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Venerdì 14 Marzo 2014
Pelucchi tra esultanza e commozione
«La mia vittoria era tutta per Kristof»
Il ciclista di Rogeno si racconta dopo il successo in volata alla Tirreno-Adriatico con la dedica al compagno scomparso
L’intera intervista su La Provincia di Lecco di sabato 15 marzo
Il giorno dopo la vittoria nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico (la San Vincenzo-Cascina), Matteo Pelucchi è ancora frastornato.
Il ciclista venticinquenne di Rogeno, del team svizzero della Iam Cycling, ha dormito poco per l’emozione e in più il suo telefonino è stato tempestato di tantissimi messaggi.
«Non so se riuscirò a rispondere a tutti - spiega Matteo che parla a pochi minuti dal via della tappa Cascina-Arezzo -. Anche questa mattina tantissimi colleghi sono venuti a farmi i complimenti. È stato bellissimo, una prova d’affetto che mi ha commosso. Sì, sono felice».
E poi c’è quella immagine che resterà impressa nello sguardo di chi ha assistito alla premiazione, con quel dito di Matteo Pelucchi rivolto al cielo, rivolto al compagno Kristof Goddaert che non c’è più. Un momento di esultanta e contemporaneamente grande commozione.
«Sì, la vittoria l’ho dedicata a Kristof che era stato mio compagno di stanza in Qatar prima del terribile incidente in cui ha perso la vita in allenamento. La sua morte aveva sconvolto non solo me ma tutta la squadra e sono felice di aver potuto dedicargli questa vittoria, forse un segno del destino».
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