Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 24 Maggio 2014
Pedofilia: papà viene assolto
«Un anno e mezzo da incubo»
Il giudice non ha ravvisato il dolo - Il Pm aveva chiesto 8 anni - L’imputato scoppia in lacrime dalla felicità: «Rivedrò le mie figlie»
La sentenza è giunta al termine di una lunga udienza , cinque ore tra dibattimento e camera di consiglio: «Assolto perché il fatto non costituisce reato».
«Perché, insomma, manca l’elemento soggettivo. Non c’era volontà e consapevolezza del dolo», spiegano Nicola e Paolo Marchi, gli avvocati di fiducia del frontaliere residente nel Tiranese , da ieri libero dopo un anno e mezzo di carcere e domiciliari. «Un incubo che finisce. E nel migliore dei modi». Dopo aver ascoltato dal giudice Fabio Giorgi la formula assolutoria, l’uomo si è abbandonato alle lacrime. «Finalmente può lasciarsi alle spalle questa vicenda che gli ha sconvolto la vita: ha perso il lavoro e soprattutto aveva perso i contatti con le due bambine», spiegano i legali, più che soddisfatti del verdetto che ora la Procura non mancherà di impugnare.
Una lunga battaglia legale, la loro, iniziata con l’arresto dell’uomo nel gennaio del 2013, dopo che gli agenti della Questura di Sondrio gli avevano piazzato in casa - con la complicità della ormai ex moglie - microspie e telecamere.
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