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Martedì 02 Ottobre 2012
Pasturo: la Mauri attende
un milione di euro dallo Stato
«L'erario ci deve un milione di euro e chiedere prestiti alle banche è un'impresa», la denuncia viene da Nicoletta Merlo, numero uno della Mauri di Pasturo.
L'amministratore delegato mette in luce una complessa dinamica di recupero crediti che sta penalizzando le casse dell'azienda dal 2010 a oggi: «Acquistiamo il latte italiano pagando un'aliquota Iva del 10%, mentre le altre materie prime, i macchinari e i vari investimenti necessari per la produzione sono pagati con una percentuale di Iva del 21% - racconta Nicoletta Merlo - però il formaggio, essendo un bene alimentare di prima necessità viene venduto con il 4% di Iva, quindi lo Stato ci garantisce il rimborso dell'Iva che non viene ricaricata sul prodotto finito Mauri».
La cifra dovuta all'azienda cresce se si considera che il 30% dei formaggi Mauri sono destinati all'estero, quindi in paesi dove non si paga l'Iva, e così il debito dello Stato nei confronti dell'azienda di Pasturo lievita ulteriormente: «Considerando esclusivamente il secondo trimestre del 2010, lo Stato ci deve 200 mila euro e sommando gli altri trimestri arriviamo a una cifra che supera il milione di euro - dice Merlo - In realtà questa non è una novità dell'ultima ora, lo Stato è sempre stato lento nei pagamenti, ma ora i tempi si stanno allungando eccessivamente e molte aziende del settore rischiano grosso».
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