Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 06 Aprile 2021
Pasquali “ridotti”
ma sempre tanti
Tradizione rispettata
Bormio Una sola portantina ammessa per il paese
“Felici come una Pasqua”, domenica a Bormio, nonostante il periodo di difficoltà legato alla pandemia. La Magnifica Terra si è vestita di rosso, bianco e nero, i colori che dominano nel costume tradizionale legato alla festa più sentita e più corale del paese, quella legata alla tradizione de “I Pasquali”.
E anche domenica, seppur a distanza, l’iniziativa è stata partecipatissima ed ha visto il paese ancora più unito e speranzoso.
Merito, innanzitutto, dell’associazione “I Reparti”, che da sempre organizza la manifestazione in piazza del Kuerc attorno alla quale “ruotano” migliaia di persone, che quest’anno ha dovuto reinventarsi - riscontrando un enorme successo di partecipazione e di gradimento - alcune attività ed iniziative per un’edizione dei Pasquali diversa ma ugualmente sentita, intensa ed emozionante che rimarrà nella storia. Dapprima, nei giorni scorsi l’omaggio, alle diverse attività del paese, di foto – d’epoca e non – delle passate edizioni dei Pasquali, immagini che hanno avvalorato le vetrine, gli angoli dei negozi, i muri di bar e ristoranti.
Poi l’invito, rivolto a tutti i bormini, ad indossare il tradizionale costume nel giorno di Pasqua, messaggio indirizzato ed accolto da tutti: dai partecipanti alle varie celebrazioni eucaristiche, a chi era impegnato nel lavoro, alle famiglie intente a cucinare, a chi si è trovato a camminare lungo le vie del paese.
Insomma Pasquali dentro e fuori casa, quest’anno, dal momento che le portantine allegoriche – in formato chiaramente più ridotto rispetto agli anni scorsi – hanno caratterizzato le case, i balconi, i giardini con i primi fiori spuntati nei giorni scorsi ma anche l’esterno delle principali chiese e piazze che rappresentano il fulcro dei cinque reparti nei quali è suddiviso il paese. In rappresentanza di tutti i lavori svolti quest’anno, durante la santa messa del mattino, un Pasquale ha fatto il suo ingresso in chiesa ed è stato benedetto dall’arciprete don Fabio Fornera.
I Reparti
«Questa è stata la sintesi – ha spiegato il presidente dell’associazione “I Reparti” Simone Schiantarelli – di tutti i Pasquali che tante persone avrebbero voluto costruire, vedere sfilare per le vie del centro ed essere benedetti in piazza. Noi, come reparti, abbiamo cercato di fare tutto quello che era possibile fare in questo momento di pandemia, sicuramente molte più cose rispetto alla situazione che abbiamo vissuto lo scorso anno». Perché la manifestazione, come tantissime altre attività a livello nazionale e non solo, è già al suo secondo stop forzato. Ma domenica la risposta è stata corale, significativa e, per un verso, ancor più bella ed il perché l’ha spiegato Schiantarelli.
«Tanti i giovani che hanno accolto il nostro invito – ha sottolineato – e si sono presentati in costume. È stato molto bello un fatto che, come associazione, ci stimola per il futuro, ci fa guardare avanti con maggior entusiasmo e rappresenta anche una gratificazione per quanto fatto in questi anni, dal raccontare le tradizioni nelle scuole elementari, agli appelli lanciati anche via social, magari un mezzo che può sembrare antitetico parlando di tradizioni, ma che ci ha aiutati a crescere».
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