Homepage / Sondrio e cintura
Venerdì 22 Febbraio 2013
Parco dello Stelvio
Tutti assunti i 28 operai
Sio è definitivamente chiusa con i ventotto operai stagionali del Parco nazionale dello Stelvio assunti a tempo indeterminato, tutti lavoreranno per nove mesi all'anno
Bormio - Ventotto operai stagionali del Parco nazionale dello Stelvio sono stati assunti a tempo indeterminato e lavoreranno per nove mesi all'anno.
Si è conclusa così - con un accordo che ha accontentato tutte le parti - la vertenza tra il Parco e gli stagionali che, negli ultimi anni, avevano lavorato per molti mesi, ma sempre con un contratto a tempo determinato. A dare l'annuncio, ieri, è stato il presidente Ferruccio Tomasi: «È stato sottoscritto tra Cpns, Cisl e Cgil un accordo che regolamenta il passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato di 28 operai (22 in provincia di Sondrio e 6 in Valcamonica) del Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio, al fine di dare provvisoria esecuzione alle statuizioni delle sentenze del 25 e 31 gennaio 2012 del Tribunale di Sondrio - sezione Lavoro».
In sostanza gli operai, che inizieranno a lavorare il prossimo 15 aprile, hanno visto riconosciuto il loro diritto all'assunzione a tempo indeterminato e il Parco è riuscito a stilare una scaletta dei lavori che tenga conto delle particolari condizioni climatiche dell'Alta Valle dove è impensabile pensare di lavorare all'esterno per dodici mesi l'anno. «E' stato necessario - ha sottolineato il presidente - un confronto costante tra le parti per individuare la migliore soluzione possibile per ottemperare ai dispositivi delle sentenze senza generare, nel contempo, problemi organizzativi all'ente. Il confronto è stato contraddistinto dall'alto senso di responsabilità delle parti firmatarie, che non hanno mai inteso esasperare il confronto, anche nei momenti più critici, e dalla piena disponibilità degli avvocati di parte (Avvocatura di Stato per il Parco e l'avvocato di controparte in rappresentanza dei lavoratori). Tutto questo, insieme alla pazienza dei lavoratori, ha permesso di raggiungere un risultato positivo per tutti». Ma entriamo nel dettaglio dell'accordo. I lavoratori potranno lavorare per nove mesi l'anno e avvalersi dell'ammortizzatore sociale Cisoa (la cassa integrazione del settore agricolo-forestale) nei restanti tre mesi, nei quali non è possibile operare per ragioni metereologiche, non imputabili al datore di lavoro. Gli operai, inoltre, si sono resi disponibili, in deroga al contratto collettivo, a usufruire delle ferie esclusivamente a fine stagione (tendenzialmente nel mese di dicembre), nella fase in cui le condizioni metereologiche rendono più complicata l'attività lavorativa. Questo permetterà da un lato al Parco di organizzare il lavoro nei mesi più caldi e, dall'altro, garantirà agli operai la possibilità di percepire un reddito annuale. Sarà di nuovo garantita l'attività di manutenzione della sentieristica nel territorio dell'Alta Valle di competenza del Parco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA