Paralimpiadi, in barca con il cellulare: Perini perde la medaglia

Paralimpiadi amare per Giacomo Perini, l’azzurro romano pararowing, tesserato all’Oggiono Kayak Team. Dopo una gara storica e di grande livello agonistico, conclusa con un entusiasmante terzo posto e la medaglia di bronzo conquistata, mentre tutti festeggiavano per il risultato ottenuto, c’è stata da parte della Giuria la clamorosa esclusione di Giacomo Perini dal podio del singolo Pr1 per questo motivo: “Nella finale del singolo maschile PR1, l’atleta dell’Italia è stato trovato a utilizzare apparecchiature di comunicazione durante la gara, in violazione della regola 28 e dell’Appendice R2, Bye-Law della regola 28. Di conseguenza, l’equipaggio è stato escluso dall’evento e viene classificato ultimo” Un’autentica doccia fredda, che ha colto tutti di sorpresa, ma la Federazione Italiana Canottaggio ha presentato un reclamo ufficiale, fornendo i tabulati del telefono di Perini, che ha la sola colpa di averlo dimenticato in barca, per appurare se è vero che è stato trovato ad usarlo. Questo il risultato al momento ufficializzato: 1. Gran Bretagna (Benjamin Pritchard) 9.03.84, 2. Ucraina (Roman Polianskyi) 9.14.47, 3. Australia (Erik Horrie) 9.23.37, 4. Israele (Shamuel Daniel) 9.36.94, 5. Francia (Alexis Sanchez) 9.46.60, EXC Italia (Giacomo Perini). Rimane tanta amarezza, manifestata anche nella sede dell’Oggiono Kayak Team, il cui presidente Daniele Stefanoni (anch’egli atleta plurititolato di canottaggio parariwing, ) è legato a Giacomo da solidi rapporti di amicizia e stima, tali da volerlo associato al club lecchese. E pensare che la finale di Perini era stata entusiasmante sulle acque dello Stade Nauticque de Vaires-sur-Marne , contro mostri sacri del paralimpismo remiero, piazzandosi, al termine di una gara spettacolare, al terzo gradino del podio vincendo la medaglia di bronzo, la prima per l’Italia in questa specialità. Giacomo è stato impeccabile nella sua tenuta, con una partenza eccellente che lo ha portato a ridosso della Gran Bretagna, ma già ai primi 250 metri era al comando davanti a tutti e al passaggio dei primi 500 metri è transitato primo con 98 centesimi su Benjamin Pritchard (Gran Bretagna e 2.88 su Roman Polianskyi (Ucraina), campione paralimpico della specialità nelle ultime due edizioni dei Giochi. Negli ultimi duecento metri si scatena la bagarre infernale con la Gran Bretagna che va a vincere il titolo paralimpico, mentre l’ucraino proprio negli ultimi metri supera Giacomo e vince l’argento, ma Perini mantiene il terzo posto.

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