Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 24 Dicembre 2017
“Parador” nel castello: il Masegra vetrina storica delle eccellenze locali
Dopo la certezza dei fondi dalla Regione il Comune lavora ad una struttura ricettiva. Molteni: «Una grande opportunità in chiave turistica»
Con la struttura ricettiva da creare nell’ala sud-ovest Castel Masegra potrà diventare «il luogo in cui tutto il sistema agroalimentare e vitivinicolo trova la sua collocazione più esaltante, un castello immerso fra i vigneti e praticamente attraversato dalla Strada dei vini».
Così la pensa il sindaco di Sondrio Alcide Molteni, che insieme a tutta l’amministrazione in settimana ha ricevuto da Milano una notizia molto attesa: la conferma da parte della Regione del finanziamento da un milione e 924mila euro - sul Patto per la Lombardia - destinato al quinto lotto del piano di recupero del Masegra, quello che prevede la creazione di una struttura ricettiva stile “parador”, gli alberghi ospitati all’interno di castelli e dimore storiche in Spagna.
Un progetto tutto da creare, sul quale però il Comune nei mesi scorsi ha «avviato qualche ragionamento», segnala il primo cittadino: «Siamo stati avvicinati da alcuni soggetti interessati alla gestione dei futuri spazi ricettivi al castello - spiega Molteni -, l’idea è quella di creare un luogo a disposizione del sistema territoriale, valorizzando un castello praticamente unico in provincia come grande opportunità per chi vuole soggiornare in città, scoprire il territorio, degustarne i sapori migliori». E per studiare l’assetto del “parador” - che troverà spazio nell’ala del castello che guarda verso la città - il Comune ha intenzione di confrontarsi con molti soggetti: «Da subito vogliamo chiamare a raccolta chi ha intenzioni simili - prosegue il sindaco - per ragionare insieme sul progetto, sugli spazi ricettivi e gli spazi per la degustazione».
Nel frattempo palazzo Pretorio aspetta la risposta della Fondazione Cariplo sui contributi per quello che ormai è l’ultimo tassello del piano, il recupero dell’ala interna del castello, con la loggetta cinquecentesca, per realizzarvi la sede del Centro documentazione aree protette.
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