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Venerdì 11 Novembre 2011
Pannelli solari low cost:
Lecco è in prima linea
Nascono dalla collaborazione tra la Omet di Lecco, il Politecnico di Milano e la Clemson University. Sono pannelli meno costosi, con un impatto ambientale più contenuto. Con questo progetto la Omet conferma l'attenzione per la ricerca e lo sviluppo, che da sempre la contraddistingue.
LECCO - Lecco al centro di uno snodo tecnologico che promette notevoli sviluppi. Tutto questo grazie al professor Giancarlo Giudici, docente di economia e organizzazione aziendale al Politecnico di Milano e alla Omet di Lecco. Giudici infatti ha appena importato dagli Stati Uniti dei prototipi di pannelli solari e circuiti elettrici, in fase di sperimentazione alla Clemson University del South Carolina. Il centro di nanotecnologie del Politecnico sta conducendo una ricerca parallela, con il sostegno dell'azienda lecchese. La Omet, oltre a sostenere l'università milanese, ha anche fornito ai ricercatori dell'università americana una macchina di stampa prodotta in via monsignor Polvara per condurre le varie sperimentazioni.
L'azienda lecchese punta a mettere a punto una macchina per stampare le celle fotovoltaiche di nuova generazione. Quando il progetto sarà perfezionato i generatori di energia potranno essere stampati in grande serie, come oggi si fa con le etichette, sfruttando la tecnica di stampa continua "roll-to-roll".
Il professor Giudici li definisce pannelli low cost, che possono essere prodotti a un decimo del costo e hanno un impatto ambientale più contenuto degli attuali pannelli. I lavori procedono e danno risultati molto velocemente e il proposito è di metterli sul mercato tra un anno.
La Omet è una delle aziende lecchesi più attente e sensibili agli sviluppi della tecnologia. In ogni esercizio di bilancio, l'azienda di via monsignor Polvara destina una quota del 10% del fatturato alla ricerca e sviluppo. E, grazie a questa tensione continua verso la frontiera tecnologica delle macchine per la stampa e la produzione di articoli monouso di carta e altri materiali (in gergo tecnico si definisce converting), la Omet è diventata un capofila del mercato. Fondata nel 1961 da Angelo Bartesaghi, da cinque anni, la Omet ha aperto uno stabilimento in Cina, dove trenta dipendenti realizzano prodotti per il mercato locale e asiatico. Inoltre, Omet ha un'antenna tecnologica negli Stati Uniti, e nella sede lecchese ha un polo di progettazione che occupa una ventina di tecnici.
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