Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 25 Aprile 2019
Paderno, dopo cinque secoli
Leonardo sull’Adda, statua e video ricordo
Il 2 maggio anniversario della morte del genio , sarà installata una scultura al Santuario della Rocchetta Il custode anche protagonista di “Un piccolo miracolo”
Per ricordarne il 500esimo anniversario della morte (2 maggio 1519) di Leonardo da Vinci, il prossimo 1 maggio una statua in grandezza naturale del genio Vinciano verrà installata e inaugurata al Santuario della Madonna della Rocchetta. Santuario che già esisteva quando Leonardo è passato in questi luoghi.
Fiorenzo Mandelli, responsabile e curatore del Santuario, che fa da cicerone a pellegrini e turisti di passaggio, nel novembre 2017, aveva proposto di installare una targa che ricordasse Leonardo e ad indicare poi la location e la posizione migliore per l’eventuale scultura.
La statua rappresenta Leonardo che sotto il braccio tiene un rotolo di disegni, potrebbero essere gli studi che stava preparando per la sua prima idea del Naviglio. Con l’altra indicherà il fiume, con le sue rapide, che scorre sotto il Santuario. La collocazione sarà nell’angolo del piazzale davanti il sagrato che domina il tratto leonardesco del fiume Adda e verrà inaugurata l’1 maggio 2019. All’esterno sono stati fatti importanti scavi archeologici. Per celebrare l’avvenimento, la morte di Leonardo, non la statua, è stato anche realizzato un video pubblicato su Youtube dal titolo “Un piccolo miracolo”.
A raccontarlo è lo stesso Mandelli, che parla di se stesso in terza persona: «Un giorno come tanti altri. Fiorenzo Mandelli, custode della Rocchetta, scende dal paese di Porto d’Adda fino al fiume Adda per raggiungere il Santuario. Gradino dopo gradino giunge alla fine della scalinata. Sull’ultimo gradino però nota qualcosa. Lo raccoglie. È un foglio di pergamena. Arriva sul piazzale. Da questo luogo si ammira tutto il panorama della valle dell’Adda. Ma Fiorenzo è attirato da un’altra stranezza. Sui gradini che dal sagrato conducono in chiesa trova un altro foglio ingiallito dal tempo. Ancora stupito, estrae le chiavi del portone del Santuario. Inserisce la grossa chiave nella serratura e gira. È un gesto che fa quotidianamente da anni. Spalanca la porta e i suoi occhi si concentrano su una figura avvolta nell’ombra nell’abside della piccola chiesa. Un uomo. Quello si gira e lo guarda. . Lui conosce quell’uomo avvolto dall’ombra.
D’altronde proprio Fiorenzo che quotidianamente racconta di quell’uomo e della sua vita non può non riconoscerlo. È Leonardo da Vinci. Leonardo che torna, cinque secoli dopo la sua morte, nella tanto amata valle dell’Adda».
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