Paderno d’Adda: frana allo Stallazzo, qualcosa si muove

L’alzaia a sud dello Stallazzo, a Paderno, è ancora chiusa causa frana ma qualcosa sembra muoversi. Come noto è avvenuta in territorio di Cornate d’Adda e l’amministrazione comunale ha subito registrato l’evento al Rasda, l’applicativo della Regione Lombardia in cui devono essere inseriti i danni causati da eventi calamitosi.

Da qualche tempo la competenza per la manutenzione dei fiumi è stata tolta ai vari parchi locali e presa in carica direttamente dalla Regione, che l’ha commissionata al consorzio Est Ticino Villoresi, i cui tecnici, assieme a quelli della Regione, proprio oggi faranno un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi e che interventi sono necessari per poter quanto meno riaprire la strada. La frana e la chiusura dell’alzaia sono entrate prepotentemente nella campagna elettorale di Cornate, con entrambi i candidati sindaco che si sono espressi auspicando un intervento celere e tempestivo.

Nel frattempo lo Stallazzo sta cercando di riprendersi e organizza vari eventi e appuntamenti solleticando la curiosità e la gola dei potenziali avventori. «Il nostro ristoro, dopo la chiusura dell’alzaia a seguito della frana del 16 maggio è raggiungibile dalla mulattiera che parte dal cimitero di Porto d’Adda e da nord, punto più vicino parcheggio zona diga di Robbiate» fanno sapere dalla cooperativa Solleva. Vengono proposti menù particolari, come gnocchi al pesto di aglio orsino o alla crema di ortiche, caponata, grigliata di carne, vini di due aziende agricole particolari. O anche per questo sabato l’iniziativa “Stelle allo Stallazzo”, con partenza alle 18 dal centro sportivo di Paderno per una passeggiata fino al ristoro con Cristian Bonomi, referente scientifico dell’Ecomuseo dell’Adda, cena alle 20 allo Stallazzo, ed alle 21 giochi e filmati alla scoperta dell’Universo con la guida astronomia Billy Astromondo, dalle 22,15 osservazione del cielo con il telescopio e poi rientro al centro sportivo.

Nei giorni scorsi l’onorevole Giulia Pastorella aveva presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ed a quello delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, in cui chiede di intervenire, o direttamente o tramite gli organi preposti, la Regione Lombardia o il Consorzio Est Ticino Villoresi. I cui tecnici domani faranno il primo sopralluogo per valutare il da farsi e quantificare gli interventi. Cornate li ha stimati in 400 mila euro per la rimozione della frana e la prima messa in sicurezza. Il consolidamento del versante ha costi molto più alti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA