Cronaca / Lecco città
Sabato 29 Ottobre 2016
Ostello, c’è l’accordo di programma
I lavori possono partire
Il 7 novembre il collegio di vigilanza approverà il testo del protocollo di intesa tra gli enti. Non solo turisti, pure housing sociale . Il sindaco: « Ma non asilo per profughi»
E finalmente a quasi un anno dal primo protocollo di intesa, fra pochi giorni l’ostello della gioventù avrà un accordo di programma che gli permetterà di prendere il largo.
Tante insinuazioni sui ritardi
Dopo tante polemiche e insinuazioni sui ritardi, (il consigliere Ivano Donato lo imputava alla mancanza di fondi soprattutto da parte della Provincia) i nodi sono stati sciolti.Il 7 novembre il collegio di vigilanza firmerà l’accordo che prevede però alcune modifiche al testo originario.
«In realtà questi mesi sono trascorsi anche per verificare alcuni punti controversi che ora sono stati risolti - spiega il sindaco Virginio Brivio - Comune, Provincia e Regione hanno scelto Aler come soggetto attuatore ma la nuova normativa prevede che non possa realizzare la struttura se ha come destinazione solo quella turistica, deve rientrare nell’houser sociale. Per questo è previsto che nell’ostello vi siano funzioni secondarie che subentreranno solo nel caso ci siano dei posti vuoti ad esempio in inverno».
Houser sociale dunque «ma che non ha niente a che vedere con un centro accoglienza profughi - chiarisce il sindaco - o anche solo un asilo notturno. Non perchè non vogliamo realizzarlo ma perchè non è questa la sua destinazione. Si tratta infatti di posti da destinare specificamente a studenti universitari fuori sede, persone sfrattate o che hanno perso il lavoro. Alloggi provvisori da destinare in casi di emergenza e per un breve periodo, solo come seconda opzione».
Ora non resta che sperare che si parta al più presto, dopo dieci anni di abbandono sarebbe tempo.
«Aler dovrà fare un aggiornamento del progetto visto che è datato - conclude il sindaco - dopodiché potrà partire con l’appalto. Nell’accordo è previsto che l’ostello sia terminato in due anni, noi ci auguriamo prima».
© RIPRODUZIONE RISERVATA