Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 31 Gennaio 2018
Ospedale, il comitato lancia un appello
«Vogliamo anche i sindaci in piazza»
Sabato la manifestazione popolare, domani l’incontro con i dipendenti
«Tutto il presidio è a rischio. Venerdì sollevato dall’incarico il direttore sanitario».
«Il rischio di chiusura riguarda vari reparti: al presidio vogliamo anche i sindaci». Ecco le aspettative del comitato “Insieme per l’ospedale di Chiavenna” in vista della manifestazione in difesa della struttura di via della Cereria in programma per sabato.
La presa di posizione dell’organizzazione prende origine dal recente invito formulato da Patrizia Pilatti, sindaco di Mese e presidente dell’assemblea dei sindaci mandamentale, e rivolto ai dipendenti dell’ospedale.
Riguarda un appuntamento di ascolto e confronto che si terrà nella sede della Comunità montana domani. «Da questa iniziativa emerge la volontà di far trasparire chiari segnali d’interessamento nei confronti di una situazione latente e probabilmente sottovalutata – spiegano dal comitato -. Riteniamo che questa occasione non sia facile da cogliere da parte dei dipendenti dell’azienda, che sulla base di alcune recenti considerazioni in qualche modo si troverebbero in difficoltà nell’esprimere le problematiche riscontrate e riscontrabili all’interno della struttura».
L’auspicio del comitato è ben diverso. «Saremo lieti invece di poter riscontrare la disponibilità dell’Azienda ospedaliera, affinché possa esserci un chiaro e costruttivo motivo di raffronto rispettivamente al ruolo di pubblica utilità che esercita e che non deve per nessuna ragione rappresentare una minaccia per i propri dipendenti».
Il Comitato si sofferma anche su alcuni aspetti legati alla dirigenza. «Sembra essere più recente, invece, la notizia della decisione intrapresa dall’azienda, che lo scorso venerdì avrebbe sollevato dall’incarico il direttore sanitario di presidio, la dottoressa Annalisa Fumagalli. La scelta denota una certa tempestività, dato che il posto risulterebbe al momento vacante. Attendiamo di poter conoscere il nome del nuovo incaricato, al fine di poter porgere il nostro augurio per il nuovo ruolo».
L’ospedale, insomma, secondo i cittadini che hanno dato vita a quest’organizzazione non gode di ottima salute. «Al momento oltre a servizi cessati e trasferiti si riscontra la chiusura già avvenuta del reparto di ortopedia, mentre su altri la minaccia non sembrerebbe rappresentare solo una supposizione».
Ieri l’Azienda socio sanitaria territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario non ha replicato alle considerazioni del Comitato.
La manifestazione popolare in programma per sabato febbraio alle 16 nel piazzale dell’ospedale vuole rappresentare, per gli organizzatori, la volontà popolare nel ripristino della struttura ospedaliera e la sua efficienza a beneficio della comunità. «Costituisce inoltre un forte segnale che deve giungere fino al Pirellone anche attraverso i nostri sindaci, che rappresentano la comunità. Auspichiamo che non possano esimersi dal partecipare senza esitazione alcuna».
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