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Sabato 09 Febbraio 2013
Ospedale di Chiavenna
Nuovo allarme sul personale
Sindacati fortemente preoccupati per la carenza di infermieri in servizio al Pronto Soccorso dell'ospedale chiavennasco e l'intenzione di introdurre la mobilità d'ufficio su parte del personale amministrativo attivo a Chiavenna per dirottarlo su Sondrio.
Sondrio - Sono le intenzioni dell'Azienda Ospedaliera rispetto al personale in servizio al presidio di Chiavenna a preoccupare le parti sindacali intervenute all'incontro di ieri mattina, in Aovv, sull'attività dell'Emergenza urgenza 118, ma con una "coda" relativa anche ad altri settori. Claudio Bottà, della Cgil, e Marco Contessa, della Cisl, sono fortemente preoccupati per la carenza di infermieri in servizio al Pronto Soccorso dell'ospedale chiavennasco e l'intenzione di introdurre la mobilità d'ufficio su parte del personale amministrativo attivo a Chiavenna per dirottarlo su Sondrio.
«Abbiamo chiesto un incontro urgente (fissato per il 13 febbraio, nda) al direttore generale Aovv, Luigi Gianola, - dice Claudio Bottà - per la questione del personale infermieristico al Pronto Soccorso di Chiavenna. La dotazione stabilita per il servizio di trasporto dei pazienti da ospedale a ospedale è del tutto insufficiente allo scopo». «Le maestranze del Pronto Soccorso chiavennasco lo hanno fatto notare, dicendosi disponibili a coprire il servizio ma non contando solo sull'unica risorsa di personale in più prevista dall'Aovv a copertura della fascia 8-16. Pensare di coprire il servizio nelle restanti ore, comprese quelle notturne, con la reperibilità, è impossibile a meno di non far fare turni sfiancanti».
C'è il rischio che si vada a richiedere un impegno «anche di 10-12 ore consecutive - incalza Marco Contessa - tanto più che, gli infermieri che risiedono fuori Chiavenna per garantire la reperibilità devono stare in zona, non possono rientrare a casa e la gestione del servizio diventa pesantissima. Noi chiediamo che siano previsti due turni a garanzia dei trasporti secondari urgenti, uno dalle 7 alle 14 e uno dalle 14 alle 21, con la reperibilità solo alla fascia notturna».
Per la ventilata mobilità del personale amministrativo «siamo in totale disaccordo - dicono Contessa e Bottà - e chiediamo all'azienda di chiarire dove sarebbero i supposti esuberi e di evitare un illogico spostamento di personale quando con internet, è possibile sbrigare a Chiavenna il lavoro impiegatizio incombente su Sondrio».
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