Osnago: va sotto accusa
per un caso di omonimia

Era accusato di aver minacciato di morte un'amica. In realtà era completamente innocente, come hanno dimostrato le impronte digitali in tribunale

e.galigani

OSNAGO - Stesso nome, stessa città e persino i genitori con il cognome quasi simile. E' accaduto a un immigrato del Burundi che, per questa strana coincidenza del destino, si è ritrovato a giudizio. In realtà, appunto, era stato l'omonimo - davanti alla stazione ferroviaria di Osnago - a minacciare una donna con un forchettone: «Adesso basta, ti taglio la gola e ti faccio fuori», le aveva gridato. Per risolvere l'arcano c'è voluta l'udienza del tribunale, nel corso della quale ha mostrato come le sue impronte digitali fossero completamente diverse da quelle del connazionale sotto accusa. Eè stato naturalmente prosciolto da ogni accusa dal giudice Ambrogio Ceron, che ha accolto in pieno le richieste dell'avvocato d'ufficio Franca Peruzzi. Il vero colpevole, naturalmente, è irreperibile.

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Mercoledì 22 Giugno 2011

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