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Venerdì 21 Settembre 2012
Osnago, operaio licenziato
Si è fermata la fabbrica
E' accaduto alla Fomas. Giuseppe Coletti, 38 anni, sindacalista, ha ricevuto la lettera per «insubordinazione». I colleghi dalle cinque della mattina hanno organizzato presidi agli ingressi per impedire l'entrata e la produzione. Ma la Fiom prende le distanze
È accaduto alla Fomas dopo il licenziamento per «insubordinazione» di Giuseppe Coletti, 38 anni, sposato, padre di due figli.
Coletti è rappresentante Usb, l'unione sindacale di base tra i 300 dipendenti della Fomas ha ricevuto la lettera di licenziamento giovedì nel tardo pomeriggio.
Ieri mattina, già dalle cinque, alcuni colleghi avevano organizzato un presidio distribuito sui tre ingressi degli stabilimenti per impedire l'inizio dell'attività. Fino alla tarda mattinata la produzione e qualunque ingresso nella fabbrica sono stati impediti.
Era stato proclamato uno sciopero di 8 ore, a cui poi hanno aderito anche Cgil e Cisl, ma verso le 13 i presidi si sono sciolti e circa 25 dipendenti, la maggior parte impiegati, sono rientrati al lavoro, come volevano fare fin dalla mattinata.
Ma la Fiom prende le distanze: «La situazione è più complicata di quanto appare - come spiega Luigi Panzeri della Fiom Cgil - Le motivazioni che hanno spinto la proprietà a licenziare Pino Coletti hanno poco a che fare con l'attività sindacale, quindi eviterei le strumentalizzazioni».
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