Osnago: 150mila euro per riqualificare la villetta confiscata di via delle Robinie

Il Comune ha partecipato al bando regionale riservato per la riqualificazione dei beni confiscati. La villetta sarà gestita da Retesalute

150mila euro dalla Regione ad Osnago per recuperare l’immobile di via delle Robinie sequestrato alla malavita organizzata.

Il Comune ha partecipato al bando riservato agli enti locali per la riqualificazione dei beni confiscati, ed ha ricevuto il massimo ammissibile, per l’appunto 150mila euro. E, novità dell’ultimo periodo, della progettazione dovrebbe occuparsi proprio l’amministrazione comunale e non gli uffici dell’Ambito Distrettuale, come era l’accordo originario stipulato a inizio anno dall’amministrazione uscente.

Nell’ultimo quinquennio Regione Lombardia ha erogato 6,8 milioni di euro per finanziare 112 progetti di recupero di beni confiscati, presentati da 60 Enti locali e 5 associazioni concessionarie di beni. Nel triennio 2024-2026 sono stati al momento messi a disposizione 3 milioni 25mila euro.

Di fatto la villetta sarà gestita da Retesalute e dai sopralluoghi fatti negli ultimi mesi l’interno è stato trovato in buono stato, ma dovranno comunque essere completamente rifatti, cambiando la disposizione interna per cercare di ricavarne almeno sei alloggi destinati ad anziani appena dimessi dall’ospedale che non possono rientrare subito presso le proprie abitazioni e necessitano di un alloggio protetto, magari con delle parti comuni. E’ probabile che verrà recuperato anche il sottotetto per ricavarne altri locali di servizio ed il progetto complessivo costa 350 mila euro.

I primi 150mila sono già arrivati ma ne serviranno altri 200mila che potrebbero essere coperti dai fondi comuni dell’Ambito distrettuale, vista la destinazione sociale e sovracomunale dell’immobile. Solo nominalmente la proprietà rimarrà di Osnago, che ha deciso alla fine di acquisirla dopo moltissimi resistenze da parte della passata amministrazione, che avrebbe preferito un’altra destinazione, magari per ospitare i carabinieri della Forestale. Purtroppo sul finire dell’anno scorso questa ipotesi era tramontata perché il Comando Generale di Roma aveva scelto altrimenti, quindi era emersa la possibilità di recuperare i fondi Pnrr per iniziare la ristrutturazione.

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