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Sabato 30 Marzo 2013
Orobie di aprile in edicola
Si parla anche di Valsassina
Anche la Valsassina sul nuovo numero di Orobie: undici chilometri di ciclabile da Barzio a Primaluna, ai piedi della cascata dello Sprizzottolo.
Praticare scialpinismo ai 3000 metri di quota del gruppo dell'Ortles-Cevedale non è da tutti, ma permette di guardare da vicino il Gran Zebrù, perla di aprile della collezione delle più belle montagne di Lombardia, selezionate con cura dalla redazione di Orobie. E queste cime, a fine aprile, ospitano un collaudato e apprezzato raduno internazionale di scialpinismo. Il Gran Zebrù o Koenigs-Spitze (Cima del re) - immortalato da Mauro Lanfranchi sulla rivista - si mostra in tutti i suoi spettacolari versanti nelle pagine della nostra rivista. Dal ghiacciaio dei Forni alla Koenigs-Wand, la vertiginosa parete Nord. Con le pelli di foca anche al Suretta, lungo itinerari lontani dalla folla e dal caos. Tra le montagne più vicine a noi, il monte Aga, in Val Brembana, dove gli stambecchi sono di casa e regalano agli escursionisti incontri emozionanti.
Finalmente di nuovo in sella. La proposta di Orobie è in Valsassina: undici chilometri di ciclabile da Barzio a Primaluna, ai piedi della cascata dello Sprizzottolo. E poi a Schilpario, in Val di Scalve, dove si raccolgono le erbe da impiegare in cucina. Due chef della zona ci accompagnano nella ricerca e nella preparazione di questi tesori, nascosti tra il verde dei prati. Quindi Ornavasso, in Val d'Ossola, alla scoperta di una suggestiva cava che diventa palcoscenico.
Per chi ha desiderio dei colori della bella stagione, niente di meglio di una visita alla Villa reale di Monza, al roseto Niso Fumagalli dove, tutti gli anni, si svolge un importante concorso botanico.
Inoltre, link all'intervista video a Marco Confortola, con breve presentazione. Marco Confortola, il “Selvadek” della Valfurva, si racconta al sito di Orobie. Alpinista, guida alpina, sciatore estremo, ripercorre le sue imprese sulle montagne di casa e sulle vette dell'Himalaya, dall'Everest al Manaslu. Alcune delle quali segnate da grandi tragedie. 11 alpinisti morirono sul K2 nell'estate del 2008. Confortola sopravvisse, ma dovette subire l'amputazione di tutte le dita dei piedi. L'alpinista è riuscito a tornare sugli Ottomila e, nei mesi scorsi, ha conquistato il Manaslu. Da alcuni anni è impegnato nelle scuole, in progetti per la prevenzione di alcol e droga. Sentiamo il suo racconto nell'intervista realizzata da Cristina Paulato.© RIPRODUZIONE RISERVATA