«Ora tutta la comunità

adotti Stella»

Barzanò: una grande folla al funerale di Claudio Cappelli,

ucciso nell'attacco dei terroristi a Dacca in Bangladesch

BarzanÒ

Un «martire», come gli altri otto italiani assassinati a Dacca. Così don Giuseppe Scattolin ha parlato di Claudio Cappelli, l’imprenditore 45 enne di Barzanò ucciso, insieme a otto connazionali, venerdì scorso nell’attentato al ristorante Holey Artisan Bakery in Bangladesh.

Ma è toccato soprattutto al suocero Vittore Beretta raccontare, al termine del funerale, il dolore che in questi giorni ha attraversato la Brianza.

«Ho avuto una grande fortuna da bambino - ha detto -, passando parecchio tempo della mia infanzia a Villanova, nella curt dei brianzoli, con la famiglia della mia tata. Là ho imparato i grandi valori della semplicità, della laboriosità, della fede e della dignità che la civiltà contadina di allora insegnava. Se accadeva una disgrazia, un dolore, una morte a uno dei membri della corte, tutti si stringevano attorno a quella famiglia, la aiutavano con ogni mezzo e la sostenevano senza riserve in tutto.»

«Disgrazia terribile»

« Oggi - ha proseguito, con la voce che cominciava ad incrinarsi per l’emozione - Valeria e Stella hanno perso Claudio, un marito e un papà meraviglioso. Una disgrazia terribile».

Di fronte ad essa, tuttavia, Vittore Beretta e tutti gli altri non intendono arrendersi. E così, il patron del salumificio ha chiesto di «stringerci in un affetto forte e di protezione per questa nostra nuova vedova e per questa nostra nuova bimba orfana». In modo da aiutare «Valeria a non sentirsi sola e adottare Stella come nostra bambina, figlia, sorella».

«Se riusciremo a farlo con grande e normale convinzione, avremo compiuto una grande e meritoria opera cristiana».

L’articolo su La Provincia di Lecco del 9 luglio

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