Onde corte e social: le prediche di don Agostino da Moggio in tutto il mondo

“Semplicemente… Grazie a tutti coloro che si sono iscritti alla nostra pagina Facebook, permettendoci in meno di ventiquattr’ore di superare la soglia di follower che Facebook richiede per la trasmissione di contenuti in diretta; mai ci saremmo aspettati di raggiungere in così poco tempo tutto questo! Grazie a voi possiamo così riprendere il nostro prezioso servizio di trasmissione della messa per le persone anziane e per tutti coloro che lo desiderano. Grazie!”.

Il messaggio, veicolato dalla nuova pagina della Parrocchia di San Francesco a Moggio, retta dal parroco don Agostino Bricolla che ha appena festeggiato i 65 anni di ordinazione sacerdotale (lo scorso 2 giugno), segue l’appello che rendeva noto le nuove direttive del social del gruppo Meta a proposito di dirette: se hai meno di 100 follower non le puoi fare. E così, il 10 giugno scorso, è stato lanciato un post che chiedeva di iscriversi alla nuova pagina FB. A questo post c’è stata subito una pronta risposta dei parrocchiani che Don Agostino ringrazia di cuore: «Sono davvero soddisfatto – esordisce al nostro taccuino – Non mi aspettavo un successo del genere, ma d’altronde è un servizio alla comunità molto apprezzato, anche se riguarda una sola delle mie messe, quella solenne della domenica alle 9,30 (che si sposterà alle 10 da luglio ad agosto). Sono tanti gli anziani che la seguono. Mi ha telefonato anche un mio conterraneo, io sono di Busto Arsizio, che si è iscritto perché vuole seguire le mie omelie».

Don Agostino sono 38 anni che recita le sue seguitissime omelie a Moggio: «Devo dire che ero temporaneo qui. Avrei dovuto rimanere solo 3-4 anni e invece sono ancora qui. Evidentemente – dice con l’umiltà che lo contraddistingue – qualcuno mi apprezza ancora. Anche la radio parrocchiale, che per ascoltarla bisogna avere un ricevitore che distribuiamo gratuitamente e ha un raggio di 5-6 chilometri dalla parrocchiale, ha successo: abbiamo una cinquantina di apparecchi già in giro e altri ne ho ordinati. Hanno un costo ma non li faccio pagare perché vanno sempre a fragili ed anziani che intendono seguire la messa da casa, impossibilitati come sono a muoversi. È un servizio alla mia comunità».

Un servizio evidentemente molto apprezzato. Sia quello analogico, con la radio a onde corte dal campanile della parrocchiale, che quello digitale, offerto agli anziani più “sgamati” tecnologicamente e che non hanno problemi a smanettare sui social come Facebook. Ma don Agostino rimane molto analogico: “Spero sempre che venga qualcuno a vedere il nostro museo e la nostra biblioteca. Sono due gioiellini”.

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