Olimpiadi di Parigi: i lecchesi
hanno brillato

Dall’oro di Myriam Sylla, all’argento di Andrea Panizza fino a Beatrice Colli, Davide Comini e Giorgia Pelacchi. I lecchesi si sono fatti valere alle Olimpiadi

Sì, il contributo lecchese a queste Olimpiadi di Parigi 2024 in “chiave-azzurra” è pesante. Da ieri addirittura “dorato”. E questo grazie al grande exploit delle ragazze del volley, trascinate dalla nostra Myriam Sylla – cresciuta a Valgreghentino ed esplosa pallavolisticamente a Olginate – capace di regalare allo sport lecchese la prima medaglia d’oro al femminile della sua storia. Per quanto riguarda kermesse dei “Cinque cerchi” in versione estiva.

Un record battuto, un muro abbattuto ma non solo: lo sport lecchese si è rivelato anche di prestigioso argento grazie al canottaggio ed Andrea Panizza. Il mandellese, già campione del mondo ed europeo, col suo quattro di coppia (insieme a Luca Chiumento, Giacomo Gentili e Luca Rambaldi) - dopo la delusione olimpica di Tokyo 2021, quando l’armo azzurro giunse soltanto quinto – è riuscito a svettare su tutti i concorrenti nella finale francese; tranne che sull’inarrivabile Olanda. Un secondo posto che rinverdisce i fasti della grande tradizione remiera mandellese e lecchese in generale. Due medaglie che – seppure non impreviste – hanno il sapore della rivincita per il nostro movimento sportivo locale; nel quale i due atleti si sono originariamente formati.

E gli altri lecchesi che erano in gara a Parigi? Intanto Beatrice Colli: la 19enne atleta colichese (cresciuta nei “Ragni di Lecco”) - nell’arrampicata sportiva specialità “Speed” - non ha trovato la finale per un soffio, battuta dalla cinese Zhou Yafei. “Ho migliorato il record italiano - ha detto - ma non è bastato. Speravo in un epilogo diverso... E, allora, ci riproverò per i Giochi di Los Angeles”.

Poi di nuovo il canottaggio con Davide Comini, anch’egli di Mandello e cresciuto a sua volta alla Canottieri Moto Guzzi che, col suo “due senza” (con Giovanni Codato), ha centrato la Finale B dove si è classificato sesto (dodicesimo assoluto).

Quindi Giorgia Pelacchi: la 26enne di Abbadia, ennesimo prodotto della scuola del remo di Giuseppe Moioli della Moto Guzzi, nell’otto femminile ha centrato la Finale A, dopo essere arrivata quarta ai ripescaggi. E lì ha agguantato un sesto posto (a 13” dalle vincitrici rumene) comunque carico di prestigio e gloria remiera. Ma non è finita grazie ai “lecchesi d’adozione”: Bruno Festo, velista classe 1999, bresciano di nascita ma mandellese d’adozione (insieme alla timoniera Elena Berta) col suo 470 misto non è riuscito a staccare il pass per la medal race; mentre la marciatrice Eleonora Giorgi - di Cabiate, ma cresciuta con l’Atletica Lecco fino ai primi successi in carriera – è arrivata 23^ nella 20km di marcia.

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